Secondo gli ultimi dati Agcom nel 2023 in Italia sono circa 18,5 milioni gli utenti iscritti alle piattaforme OTT in streaming.
Secondo i dati dell’Agcom, a settembre 2023 gli utenti delle piattaforme OTT in Italia erano circa 18,5 milioni, in crescita del 4% rispetto a giugno 2023 e del 18% rispetto a settembre 2022. Il mercato italiano è dominato da Netflix, che ha raggiunto 8,9 milioni di utenti, seguito da Amazon Prime Video con 4,7 milioni e Disney+ con 3,1 milioni. Tra le altre piattaforme, spicca DAZN, che ha registrato una forte crescita grazie ai diritti esclusivi della Serie A di calcio. DAZN ha infatti superato i 2 milioni di utenti a novembre 2023, con un incremento del 67% rispetto a agosto 2023.
Il report Agcom registra che il tempo medio di fruizione dei siti di streaming video che offrono servizi esclusivamente a pagamento è aumentato del 6% a giugno 2023 rispetto a giugno 2022, passando da 3 ore e 40 minuti a 3 ore e 53 minuti per utente. Tra le piattaforme a pagamento, Netflix ha mantenuto la leadership con il 62,8% delle ore totali di navigazione, seguita da Amazon Prime Video con il 18,4%, Disney+ con il 7,7%, DAZN con il 3,0% e Sky/Now con il 2,9%. Tra le piattaforme gratuite, YouTube ha raggiunto il 93,4% degli utenti unici e il 91,7% delle ore totali di navigazione, mentre RaiPlay ha ottenuto il 19,9% degli utenti unici e il 2,4% delle ore totali di navigazione.
Il consumo di contenuti video su Internet ha avuto un impatto negativo sul mercato della televisione tradizionale, che ha visto una diminuzione degli ascolti e dei ricavi pubblicitari. Il report dell’Agcom evidenzia anche il ruolo delle piattaforme OTT nella diffusione di informazione e di contenuti giornalistici, che rappresentano il 12,2% dei video visti online e il 10,4% del tempo di visione. Le piattaforme OTT hanno anche contribuito a creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppo per il settore audiovisivo italiano, investendo nella produzione di contenuti originali e di qualità, spesso in collaborazione con le emittenti televisive tradizionali.
Il fenomeno delle piattaforme OTT è in continua espansione, anche grazie alla diffusione della banda larga e della fibra ottica, che permettono una maggiore qualità e velocità di trasmissione dei contenuti. Inoltre, i servizi in streaming e on demand offrono una maggiore flessibilità e personalizzazione rispetto ai canali tradizionali, consentendo agli utenti di scegliere cosa, quando e dove guardare i propri programmi preferiti. Gli OTT investono anche molto nella produzione di contenuti originali e di qualità, che attraggono e fidelizzano il pubblico.
Secondo l’Osservatorio EY, a gennaio 2022 il numero di utenti OTT (pay e/o free) in Italia aveva raggiunto i 32,8 milioni, di cui 17,8 milioni erano utenti pay. I sottoscrittori unici di piattaforme video OTT pay erano 7,9 milioni, di cui il 45% era abbonato a due o più piattaforme. Tra gli utenti di piattaforme gratuite, invece, la quasi totalità dichiarava di guardare contenuti video su YouTube.
Le piattaforme OTT rappresentano quindi una sfida e un’opportunità per il settore audiovisivo italiano, che deve adeguarsi alle nuove abitudini e preferenze dei consumatori, ma che può anche beneficiare di nuovi canali di distribuzione e di nuove opportunità di collaborazione e di innovazione.
Fonte: agcom.it