Il titolo di Netflix ha toccato ieri livelli record (+10,6%) grazie alla trimestrale caratterizzata da un boom di nuovi utenti (104 milioni) e ricavi superiori alle stime. In poche ore la società di video in streaming ha aumentato il valore di mercato a Wall Street di oltre 7 miliardi di dollari.
Gli impressionanti conti e l’aumento di abbonati registrati nell’ultimo trimestre 2017 da Netflix hanno provocato un balzo in avanti delle proprie azioni superiore al 10% (+13,6% a un’ora dalla chiusura delle contrattazioni, a quota 183,3 dollari ad azione). Gli abbonati internazionali al servizio tv OTT di Reed Hastings per la prima volta hanno superato quelli del mercato domestico statunitense. In totale i sottoscrittori di Netflix sono arrivati a 104 milioni. A fine giugno gli abbonati internazionali sono aumentati dell’8,6% a 52,03 milioni. Al di sopra dei 51,92 milioni di abbonati del mercato Usa.
Negli ultimi anni, infatti, Netflix ha corso per portare il suo servizio ovunque si potesse, grazie alle economie di scala che una piattaforma del genere era in grado di realizzare. E i record battuti hanno dato ragione a questa strategia: nell’ultimo trimestre finito a giugno i nuovi clienti della regione internazionale sono stati 4,14 milioni mentre gli analisti ne prevedevano al massimo 2,59 milioni. Al contrario essendo gli Usa ormai un mercato maturo per Netflix non ci si poteva aspettare granché: eppure gli abbonati sono comunque cresciuti di 1,07 milioni di unità, mentre le stime parlavano di 613 mila al massimo. In totale, fra casa e mercati esteri i nuovi abbonati sono stati 5,21 milioni.
Nei tre mesi chiusi il 30 giugno scorso, Netflix ha registrato ricavi per 2,79 miliardi di dollari (2,41 mi liardi di euro, +32%) mentre gli utili sono stati pari a 66 milioni di dollari (57 milioni di euro, +60%). Sono proprio gli utili la parte che ha un po’ deluso gli analisti, che prevedevano 16 centesimi per azione al posto dei 15 centesimi effettivi. Ma la strategia di Hastings su questo è chiara: si investe sull’espansione territoriale e sui contenuti originali per aggiungere via via più abbonati in modo da sfruttare le economie di scala.
La scorsa settimana Netflix ha incassato 91 nomination per gli Emmy, i prestigiosi premi per la tv Usa. Fra le serie originali in lizza ci sono Stranger Things, The Crown e l’ultima stagione di House of Cards. Per altro la società si è do vuta giustificare anche per le cancellazioni di alcune serie originali amate dal pubblico come Get Down , Sense8 e Girlboss. Ted Sarandos, il chief content officer di Netflix, ha dichiarato che il 93% delle serie tv è stato rinnovato per una nuova stagione e mentre i broadcaster tradizionali cancellano oltre un terzo delle proprie produzioni che non vanno bene.
La fiammata delle azioni Netflix ieri in Borsa ha aggiunto altri 7 miliardi di dollari, in un solo giorno, ai 70 miliardi di dollari di valore di mercato della società di video online. Per il terzo trimestre fiscale, quello in corso, Netflix si aspetta 4,4 milioni di nuovi iscritti, ricavi per 2,96 miliardi di dollari (2,56 miliardi di euro) e utili per 143 milioni di dollari (123,8 milioni di euro).
Fonti: Il Sole 24 Ore | ItaliaOggi