Mediobanca: oltre il 50% degli italiani usa la TV in streaming e on demand

tv streaming mediobanca

Secondo l’ultimo report di Mediobanca, avanza sempre più lo streaming nel mercato italiano. A metà 2022 infatti gli italiani trascorrevano il 52% del tempo in streaming e il 48% sulla Tv lineare.

Secondo il report annuale sul settore Media & Entertainment italiano e mondiale realizzato dall’area studi Mediobanca, nel 2022 assistiamo a una contrazione del numero di telespettatori della tv tradizionale (il digitale terrestre: -3,9% rispetto al 2021), una lieve crescita della tv satellitare (+1,4%) e il forte rialzo della tv via internet (web tv e smart tv aumentano al 52,8% di utenza, ovvero oltre la metà della popolazione), con un +10,9% in un anno.

Il rapporto spiega come in Italia lo streaming è ormai lo strumento dominante nell’ambito della fruizione televisiva con una media di quasi 2 ore al giorno. A fine giugno 2022, infatti, gli italiani trascorrevano il 52% delle ore al giorno in streaming e il 48% sulla TV lineare. Questo corrisponde ad un aumento del 21% per lo streaming rispetto allo stesso periodo del 2021.

La fruizione on demand è sempre più popolare, ma gli utenti che si trovano a fare i conti con un’offerta frammentata e con costi in aumento guardano oggi con maggior interesse ai servizi supportati dalla pubblicità.

Tra gennaio 2022 e giugno 2022 la principale fetta dell’on demand è in modalità S-Vod (Subscription video on demand), con il 54% di share sul tempo di visione totale, segnando però un calo percentuale equivalente alla crescita delle piattaforme A-Vod (Advertising supported video on demand), in virtù della possibile migrazione del pubblico S-Vod verso le piattaforme A-Vod.

Anche se la TV tradizionale resta leader per ricavi (Rai, Sky, Mediaset insieme sviluppano l’80% del mercato), i colossi dello streaming avanzano incessanti. In generale, considerando l’intero settore radiotelevisivo italiano il giro d’affari, pari a 8,5 miliardi nel 2021, è ancora inferiore agli 8,7 miliardi del 2019 (-2,6%). Così suddiviso: +9,7% la TV in chiaro (4,8 miliardi); -3,6% la TV a pagamento (3,1 miliardi) e +11,2% la radio (600 milioni). Nella TV a pagamento il calo della pay-tv tradizionale (-14,9%) fa da contrappeso alla crescita dello streaming con il +32%. Per l’intero 2022 si stima un calo del 4% dei ricavi complessivi dei principali operatori italiani del settore.

Fonti: MF-DJ | Il Sole 24 Ore

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