Mediaset esce da Endomol, la società di produzione di format tv di successo in tutto il mondo, come il Grande Fratello, che con tutta probabilità finirà in mano ai creditori. Le banche e i fondi di private equity cui fanno capo 2,7 miliardi di debiti accumulati da Endemol hanno deciso di trasformare i loro crediti in azioni sfilando così a Mediaset, Goldman Sachs e Cyrte il controllo del colosso dei format.
Ieri scadeva il termine per trovare un accordo sulla ristrutturazione delle passività, ma la soluzione non è stata individuata e anche l’offerta non vincolante di Time Warner, un miliardo in contanti per tutta Endemol, non ha trovato il necessario consenso. I due terzi dei creditori, guidati da Royal Bank of Scotland, Barclays, Apollo Management e Centerbridge, hanno quindi accordato alla società altri due mesi di «grazia», in cui non escuteranno pegni né chiederanno il rientro dei debiti evitando quindi il default tecnico. Ma hanno anche dato il via libera per la conversione di 2 miliardi di debiti in azioni e l’assunzione pro quota dei restanti 500 milioni di esposizione.
A meno di colpi di scena, quindi, a fine febbraio Endemol passerà di mano. La conversione dei crediti porterà all’azzeramento delle quote di Mediaset, Goldman Sachs e Cyrte, il fondo di John De Mol, che nel 2007 avevano rilevato Endemol da Telefonica investendo circa 500 milioni ciascuno per il 33%. Quota di cui il Biscione ha già azzerato il valore in bilancio e quindi l’ingresso delle banche non avrebbe impatto sui conti di Cologno. Il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi sarebbe, tra l’altro, l’ unico dei tre soci a rimanere nell’azionariato anche dopo l’ingresso dei creditori. Nei mesi scorsi Mediaset ha infatti acquistato a sconto sul mercato parte del debito di Endemol. Convertendolo in azioni avrebbe circa il 6%, quota inferiore a quella delle banche e dei private equity, che nei loro piani non avrebbero previsto la presenza del Biscione nel nuovo board.
Al momento i creditori starebbero trattando sul lock-up, il vincolo temporale, sulle quote, per evitare che finiscano subito sul mercato. La loro idea sarebbe quella di fare un’asta, ma solo dopo aver valorizzato la società. Non è detto tuttavia che Mediaset non rientri in gioco. Intanto ci sono ancora due mesi per tentare di fermare il piano dei creditori con un’offerta che li soddisfi. Superiore quindi a quella di Time Warner ma anche a quella presentata dalla stessa Mediaset insieme a Clessidra, che aveva proposto lo stralcio del 50% dei debiti a fronte dell’impegno a iniettare 400 milioni di liquidità. Un ritocco al momento è escluso. Ci sarebbero però contatti in corso per valutare la possibilità che Mediaset partecipi nel ruolo di socio industriale alla valorizzazione di Endemol.
Fonte : Il Corriere della Sera