Internet: 25% degli italiani disposti a pagare i contenuti online

ROMA, 13 LUG – La maggioranza degli italiani pensa che il web debba restare gratuito ma c’é una percentuale non piccola, il 25%, disposto a pagare. E’ questo uno dei dati che emerge dal Nono Rapporto sulla comunicazione Censis-Ucsi, che aggiunge elementi ad un dibattito aperto da tempo nel mondo dell’editoria che cerca nuove strategia per combattere la crisi.

Andando nello specifico, per il 15,4% degli italiani “é giusto pagare i contenuti di qualità per non sottrarre risorse alla professionalita”, mentre per il 9,6% i contenuti vanno pagati perché “la libertà di espressione dipende anche dai bilanci degli editori”. Questi due dati sommati, danno appunto il 25%, pari ad 1 italiano su 4. Tuttavia, va sottolineato che per la maggioranza degli italiani, il 74,9%, il web dovrebbe restare gratuito. Per il 39,1% “perché la forza della rete è la piena libertà dell’utente”, mentre per il 35,8% perché “gli editori possono contare sugli introiti pubblicitari”. E sono soprattutto i giovani (49,3%) ad avere la visione della rete come luogo in cui la libertà dell’utente verrebbe minata se dovesse venir meno la gratuità. (primaonline.it)

E c’é un altro dato interessante. L’opinione prevalente su chi dovrebbe pagare per i contenuti d’informazione professionale disponibili su Internet vede in pole position (43,8% delle risposte) gli aggregatori di notizie (vedi Google), seguiti dai service provider “che ottengono ricavi grazie al traffico generato dai contenuti” (35,2%). E solo il 14,7% degli intervistati pensa che il copyright vada protetto introducendo il meccanismo dei micropagamenti, altra formula considerata salva-crisi. La percentuale scende al 15,5% per i giovani, e sale al 17,3% per i soggetti più istruiti.

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