Disney+, dopo gli USA, fa esordire anche in Italia il piano di abbonamento con la pubblicità. Nello stesso momento lancia il piano Premium con i contenuti in 4K.
La piattaforma in streaming di Walt Disney Company dal 1° novembre 2023 ha lanciato nel mercato italiano il nuovo piano Standard con gli spot pubblicitari. Il costo questo piano economico è di 5.99 € al mese. Da oggi gli abbonati a questo abbonamento potranno vedere i film e le serie TV in Full HD 1080p, su due schermi in simultanea con audio 5.1, ma non sarà consentito loro il download dei contenuti.
Disney+ mantiene poi il piano Standard classico al costo di 8,99 e al mese (89,90 € se pagato annualmente) che non ha la pubblicità, conserva le opzioni dell’altro piano, e in più consente il download dei contenuti fino a 10 dispositivi. Fa il suo esordio anche il piano Premium al costo di 11,99 € al mese (119 € se pagato una volta all’anno) che aggiunge i contenuti in 4K UHD e HDR che si potranno vedere su 4 schermi in simultanea, e con l’audio 5.1 Dolby Atmos.
Francesco Magini, vicepresidente Disney+ DTC, ha commentato: «Il lancio di oggi è un traguardo significativo per Disney+ in Italia, in quanto offre ai clienti la flessibilità di scegliere un piano che si adatti alle loro esigenze e al loro budget. Tutti i nostri clienti possono godere di un’ampia collezione di serie originali pluripremiate e di film di successo, tra cui The Bear, Elemental e la nostra ultima produzione originale I Leoni di Sicilia, oltre ai titoli preferiti dai fan come la seconda stagione della serie Marvel Studios Loki, I Simpson e Grey’s Anatomy. Disney+ offre agli inserzionisti l’opportunità di collaborare con la nostra piattaforma di streaming, con i nostri amati brand e un’eccezionale gamma di film e serie».
Con questa mossa anche Disney ha introdotto nel mercato dello streaming la sua versione del servizio online con gli spot, affiancando Netflix che offre il piano con pubblicità a 5,49 € al mese, NOW con pubblicità di Sky (a partire da 8,99 € al mese). Nel 2024 arriverà l’offerta con la reclame di Amazon Prime Video.
Fonti: corriere.it | dday.it