Digitale terrestre Umbria. Ronconi (Udc): “in migliaia senza i canali Rai”

A due mesi di distanza dalla Switch-off dell’Umbria sono ancora tanti i cittadini che non riescono a vedere la tv digitale. Ma non è dato sapere quanti siano, visto che sul tema gli operatori e la Regione restano in silenzio. I problemi più gravi ci copertura delle televisione si registranoal confine umbro-laziale.

La Rai fa presente in una nota che «le interferenze a danno del multiplex 1 del servizio pubblico nell’area di servizio dell’impianto di Guadamello, al confine tra Lazio e Umbria, sono state prontamente segnalate al competente Ispettorato territoriale del Ministero dello Sviluppo economico, perché rimuova le interferenze stesse. Più in generale – comunica Viale Mazzini – Rai sta monitorando, d’intesa con le istituzioni locali, le condizioni di ricezione sul territorio, intervenendo laddove emergano specifiche segnalazioni di problemi, nel contesto di uno switch-off che nella regione Umbria si è concluso in modo largamente positivo. Nel recente passaggio al digitale terrestre nella regione, la qualità del servizio Rai è migliorata rispetto all’analogico». Quando però si riesce a ricevere. Ma la tv pubblica afferma che è aumentata la popolazione servita dalla televisione di Stato rispetto alla copertura della vecchia tv.

Il capogruppo Udc al consiglio provinciale di Perugia, Maurizio Ronconi, cita la nota della tv di Stato per dimostrare che «migliaia di utenti umbri non riescono più a ricevere i canali Rai». «Questo – aggiunge – avviene a causa di problemi tecnici che interessano alcuni ripetitori e per essere risolti necessitano anche di un intervento da parte del ministero competente. Purtroppo l’inconveniente necessita per essere risolto, così come mi è stato riferito nel corso della interlocuzione con il responsabile Rai, di alcuni mesi determinando ulteriori disagi ai cittadini». «Stupisce – dice ancora Ronconi – come le istituzioni umbre e particolarmente la Regione con l’assessore competente non abbia ad oggi protestato per il grave inconveniente che danneggia i diritti di tanti cittadini che pure pagano il canone Rai. La Regione – conclude – manifesti meno trionfalismo ed eserciti più realismo».

Fonte: umbria24.it

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