Digitale terrestre Toscana: arriva la soluzione per i 40 comuni senza tv

Il passaggio al digitale terrestre in Toscana è terminato da più di due mesi. Ma nonostante gli sforzi di informazione e di coordinamento dell’Uncem Toscana con la sua Sala Operativa, purtroppo 40 comuni sparsi per la regione (censiti dalla stessa Uncem) subiscono ancora grosse difficoltà nella ricezione dei canali tv nazionali (Rai, Mediaset e La7).

Ma forse oggi si è giunti a una soluzione (più amministrativa che tecnica) che permetterà ai cittadini toscani “oscurati” dal passaggio al digitale terrestre di rivedere i propri programmi preferiti. E’ quanto è emerso nella riunione di questa mattina fra rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento Comunicazione, delle emittenti nazionali private (Mediaset e La 7) e della Sala Operativa di Regione Toscana e Uncem Toscana, svoltosi nella sede di Uncem, in via Cavour 15, a Firenze.

Tra i comuni interessati anche quello di Pomarance (Pisa) che aveva evidenziato alla Sala Operativa diversi problemi di ricezione del segnale nel passaggio al digitale terrestre, con numerosi disagi per la cittadinanza. Ma i problemi di ricezione della tv, che coinvolgono soprattutto i comuni montani e alcuni costieri, sono stati ultimamente denunciati anche in Valdisieve e in provincia di Arezzo. Scopo dell’incontro era quello di garantire ai comuni di esercitare le concessioni ottenute dal Ministero per la ripetizione dei segnali delle emittenti nazionali nel proprio territorio, cercando di sostenere il minor costo possibile per l’adeguamento degli impianti (costo che grava sui comuni, che a loro volta sono finanziati per l’85% dalla Regione).

La riunione odierna era stata convocata da Uncem perché molti comuni avavano segnalato alla Sala Operativa che i fornitori degli impianti a cui si sono rivolti hanno evidenziato – a fronte dell’autorizzazione ricevuta – che i costi di attivazione e le modalità di installazione risultavano molto più complicate e di conseguenza molto più costose di impianti standard. La soluzione che è emersa, dopo una discussione costruttiva e serena fra gli intervenuti, soddisfa il requisito richiesto dalla Sala operativa: in sostanza, grazie a consultazioni preliminari fra Ispettorato Regionale del Ministero e tecnici delle emittenti nazionali, verranno fornite ai comuni autorizzazioni che prevedono il costo minimo indispensabile e l’attivazione delle trasmissioni in tempi brevissimi, senza coinvolgere le reti delle emittenti nazionali.

Fonte: Agipress

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