DAZN: “sosteniamo la lotta alla pirateria. Serve consapevolezza dei rischi”

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Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia, esprime approvazione per l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza contro la rete illegale IPTV che ha permesso di sequestrare 500 risorse web e 40 canali Telegram dedite alla vendita di contenuti in streaming.

«Rinnoviamo il nostro pieno sostegno alle Forze dell’Ordine impegnate quotidianamente a contrastare il fenomeno della pirateria che ogni anno genera ingenti danni al nostro sistema Paese, con particolare impatto sull’industria dei media e dell’intrattenimento e sui clienti finali stessi che vedono il valore del prodotto e dei servizi offerti diminuito. Si tratta di un fenomeno che colpisce tutto il mondo dei player OTT, non solo DAZN. Con il diversificarsi delle piattaforme e dei canali, cambiano anche le modalità degli atti di pirateria».

Così ha dichiarato Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia, in merito all’indagine condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza per il contrasto del fenomeno della pirateria audiovisiva, la cosiddetta IPTV (Internet Protocol Television) illegale, portata avanti in previsione nell’ultima giornata di campionato di calcio di Serie A TIM e della finale di Conference League e che ha permesso di sequestrare oltre 500 risorse Web e relativi 40 canali Telegram dedite alla vendita di attività di IPTV mediante streaming illegali. 

I siti e canali smantellati pubblicizzavano i vantaggi e la convenienza, offrendo in un unico abbonamento chiamato Applicazione Ufficiale, qualsiasi canale TV e pay-tv visibile in simultanea da qualunque dispositivo, assicurando la possibilità di una prova gratuita della durata di un’ora e la garanzia di anonimato a vantaggio dei fruitori.

Azzi poi ha sottolineato: «La divisione antipirateria di DAZN e i suoi partner stanno già lavorando per fermare migliaia di istanze attraverso operazioni di contrasto, ingiunzioni e una continua innovazione volta a proteggere gli abbonati. Riteniamo che sia necessaria una maggiore educazione, soprattutto relativa ai rischi a cui vanno incontro i consumatori che commettono atti illeciti di pirateria, perché possa aumentare in loro la consapevolezza del danno per loro stessi, ossia impoverimento dei contenuti, e dei serissimi rischi legali in cui potrebbero incorrere».

«Consapevoli del fatto che non sia possibile eliminare un fenomeno così capillarmente radicato in poco tempo, crediamo che promuovere una cultura antipirateria e sostenere azioni corale condotte insieme agli organi competenti e al Governo possa fare la differenza e incrementare i risultati ottenuti. Continueremo a lavorare per proteggere il valore dei nostri contenuti e del servizio che offriamo e sostenere in maniera attiva la nostra industria». 

Romano Righetti, General Counsel di DAZN Italia ha sottolineato: «Il Governo insieme alle Forze dell’ordine e a tutti i membri dell’industria audiovisiva sportiva (titolari dei diritti, broadcaster e distributori) dovrebbero rafforzare in modo adeguato e proattivo la loro cooperazione alla luce dell’attuazione di un’azione di contrasto alla pirateria più forte e più ampia, anche attraverso un’azione corale. La pirateria è un fenomeno che può essere contrastato o, quanto meno, mitigato in modo significativo facendo leva su tutte le competenze tecniche disponibili all’interno delle aziende private in modo coeso, grazie alle straordinarie capacità e ai poteri degli organi investigativi competenti e specializzati dotati di strumenti sofisticati e più efficaci». 

Fonte: askanews.it

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