DAZN blocca la doppia visione in contemporanea per ogni abbonamento

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La mossa di DAZN era attesa da tempo. La piattaforma in streaming bloccherà l’accesso in contemporanea ai contenuti da due dispositivi lontani. Il blocco della concurrency potrebbe avere un grande effetto sul numero di abbonati di DAZN e TIMVision che fino ad ora non ha registrato grandi numeri.

É finita la pacchia per molti utenti DAZN che guardano anche la Serie A. Secondo fonti del Sole 24 Ore, a partire da metà dicembre (o da gennaio), non sarà più possibile vedere i contenuti in streaming della piattaforma online in contemporanea su dispositivi ritenuti lontani dal servizio. Fino ad oggi infatti è possibile accedere a un qualsiasi contenuto DAZN attraverso lo stesso account/abbonamento e con due utenze collegate nelle stesso momento anche a distanza l’uno dall’altro.

Niente doppia utenza in contemporanea tra un mesetto quindi che nelle condizioni e termini del servizio in streaming era finora prevista al punto 8.3. Si potrà continuare a vedere due eventi differenti con lo stesso abbonamento, ma solo ed esclusivamente se i dispositivi si troveranno sullo stesso indirizzo IP. La piattaforma in streaming quindi consentirà la visione delle partite di Serie A e degli altri contenuti in contemporanea da più di un dispositivo solo all’interno di una singola abitazione. Fuori della mura domestiche (con la connessione internet con un IP differente) la visone sarà consentita da un solo dispositivo portatile se nessuno sta già utilizzando l’app in casa.

Secondo altri rumors spunta anche l’ipotesi dell’opzione di aggiunta di ulteriori utenti con visione in contemporanea con una fee a pagamento, una sorta dunque di pacchetto “premium”. DAZN però non ha commentato l’indiscrezione del quotidiano finanziario.

Secondo sempre Il Sole 24 Ore, a breve partirà una comunicazione ufficiale per gli abbonati che potranno esercitare il recesso dell’abbonamento entro 30 giorni

Scopri qui come fare disdetta dell’abbonamento DAZN.

La clamorosa mossa di DAZN, che subirà di certo ulteriori pesanti critiche da parte dei 2 milioni circa di abbonati della piattaforma,  è vista come una strategia a favore degli interessi della Serie A e del mantenimento del valore dei diritti TV del massimo campionato italiano di calcio. Una svolta che vorrebbe anche insistere sulla lotta alla pirateria e allo streaming illegale.

La strategia della concurrency è alla base del modello di business e di distribuzione di molte piattaforme di streaming (vedi Netflix, Disney+, Prime Video, Spotify e molte altre),  che hanno puntato o puntano anche ora sulla condivisione dei contenuti tra le utenze per ampliare il parco abbonati. Di certo sia DAZN che TIM (TIMVision) hanno la necessità di aumentare il numero di abbonati che, dopo una iniziale e fisiologica accelerata estiva, è fermo a circa 1,9 milioni per la piattaforma di Blavatnik e a soli 500mila per il servizio dell’ex monopolista Telecom Italia. Secondo i dati che circolano all’interno di DAZN si sarebbe riscontrato un 20% di media di utilizzi fraudolenti di questa doppia utenza contemporanea.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Aggiornamento 11/11/2021:

DAZN: “nessuno stop per la multivisione in contemporanea per questa stagione”

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