Il presidente Agcom Giacomo Lasorella, oggi in audizione alla Camera dei deputati: “verificare l’audience rilevata sulla Serie A da DAZN e migliorare la carta dei servizi al consumatore, ritenuta inadeguata”.
Oggi, mercoledì 15 settembre, alle ore 14, la Commissione Trasporti ha svolto l’audizione del Presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), Giacomo Lasorella, sulle questioni regolatorie relative alla trasmissione del campionato di calcio sulla piattaforma DAZN. La notizia più importante è che si è già avviata, il 9 settembre scorso, un’istruttoria dell’Agcom, che vuole indagare sulla metodologia con cui DAZN effettua la rilevazione degli ascolti, affidandosi sì per una parte ad Auditel, ma producendo il dato sui propri device digitali e quello della cosiddetta total audience attraverso la Nielsen e, quindi, non fornendo la certificazione e l’accreditamento di un JIC (join industry committee, formula societaria che prevede la partecipazione nell’assetto azionario dei soggetti interessati e del mercato).
Quanto era già circolato informalmente nei giorni scorsi, anticipato anche da TV Digital Divide, ha quindi avuto la conferma diretta del presidente dell’Authority. «Il consiglio vuole verificare la maniera in cui sono misurate le audience delle partite di Serie A per accertare l’attendibilità del dato prodotto» ha affermato Lasorella.
Lasorella ha sostenuto nella prima parte dell’audizione che, complessivamente, l’infrastruttura di Rete del Paese abbia retto lo stress test del calcio. Ha dichiarata anche che sono in via di risoluzione anche le questioni attinenti il funzionamento del servizio fornito da DAZN.
L’Agcom ha inoltre chiesto alla piattaforma sportiva in streaming di migliorare la propria carta dei servizi al consumatore, ritenuta inadeguata. «Ciò con particolare riferimento ad alcuni obblighi in materia di trasparenza e di informazione, di indennizzi, di reclami e di assistenza clienti – ha proseguito Lasorella – invitando la piattaforma ad aderire al sistema di risoluzione delle controversie Conciliaweb, ed invitandola a fornire altresì alcuni chiarimenti sui disservizi finora denunciati dagli utenti». Lasorella ha sottolineato che «affinché il cittadino italiano abbonato a DAZN possa far valere i propri diritti è fondamentale che DAZN segua le regole del Codice delle comunicazioni elettroniche. L’Autorità sta adottando e adotterà ogni iniziativa di sua competenza nel quadro legislativo vigente: al Governo e al legislatore chiediamo di consolidare e rafforzare questo quadro».
Altrettanto delicata è la questione della misurazione degli ascolti. Lasorella ha ricordato che, a prescindere dal caso DAZN, l’authority che guida ha già prodotto a giugno la delibera che suggerisce ai vari attori del mercato quali principi seguire per fotografare le nuove audience digitali nel nuovo scenario che si va a delineare. «La sfida è la misura della cosiddetta total audience, evitando la sovrapposizione di più metriche» ha ricordato Lasorella.
L’affidamento delle misurazioni ad un soggetto superpartes, l’utilizzo di currency riconosciute sono due aspetti fondamentali dell’impostazione che Agcom ha elencato. «La metodologia di DAZN non appare adeguata alle indicazioni che abbiamo prodotto» ha continuato Lasorella. Sottolieando come anche Upa, l’associazione degli spender pubblicitari, avesse sollevato in queste settimane delle perplessità. «Avere dati aggiornati e attendibili – ha dichiarato Lasorella – è fondamentale per il mercato dell’advertising, ma anche perché da numeri certificati dipende la ripartizione dell’8% dei diritti tv tra i vari club (corrispondente a circa 90 milioni di euro per ogni stagione sportiva), e questo già a partire dalla attuale stagione».
Il presidente di Agcom ha osservato che lo stesso problema si porrà anche per Amazon Prime Video che proprio staserà esordirà come fornitore di contenuti della Champions League trasmettendo Inter-Real Madrid.