25 anni fa nasceva il World Wide Web. Tim Berners-Lee: “Ora una Carta dei diritti online”

Poter raggiungere tutti: era questo l’obiettivo di Tim Berners-Lee, l’informatico britannico che al Cern di Ginevra 25 anni fa ha inventato il World Wide Web, aprendo la strada alla rivoluzione che ha portato Internet ovunque.

«Vago, ma emozionante», era stato il commento con cui il progetto era stato accolto nel marzo 1989 dal suo supervisore, fra lo scetticismo generale. «Non avevamo assolutamente capito la portata di quello che stava facendo», racconta il fisico Gaetano Maron, oggi a capo del Centro Nazionale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) per la ricerca nel campo delle tecnologie informatiche applicate alla fisica. Era la fine degli anni ’80 e allora Maron lavorava al Cern, ad un esperimento sull’antimateria. «Tim Berners-Lee lavorava invece a un software per la comunicazione fra computer», racconta Maron. Di lui ricorda «il bellissimo accento inglese. Parlava un inglese colto ed era difficile capire le sue battute. Era una persona timida e schiva, perfino un po’ sottotono, ma era piacevole avere a che fare con lui».

E’ lo stesso Tim Berners-Lee a coniare il nome “World Wide Web” e il suo obiettivo iniziale era mettere in comunicazione i ricercatori impegnati nello stesso campo. In particolare si trattava di rendere il più semplice e immediato possibile lo scambio di informazioni e grafici fra coloro che seguivano alcuni degli esperimenti allora in corso nel LEP (Large Electron Positron), il predecessore del più grande acceleratore di particelle del mondo, l’LHC (Large Hadron Collider).

«E’ stato per favorire la comunicazione fra i ricercatori che Tim Berners-Lee ha cominciato a sviluppate il protocollo http, oggi notissimo», prosegue Maron. «Lavorava al suo progetto con un grandissimo entusiasmo e c’era la percezione di qualcosa di completamente nuovo, anche se per molti stava facendo un lavoro inutile». Sono stati i fatti a dar ragione a Berners-Lee così come all’informatico belga che lo ha sostenuto, Robert Cailliau. Lavorando sul computer NeXT, i due hanno dato vita al primo sito Web il 6 agosto 1991 e il 30 aprile 1993 il Cern metteva il World Wide Web nel pubblico dominio. Ormai c’erano tutti gli elementi in grado di favorire il pieno sviluppo della rete. «Non c’è un singolo settore della società che non sia stato trasformato dall’invenzione del Web, avvenuta in un laboratorio di fisica», osserva il direttore generale del Cern, Rolf Heuer. «E’ un esempio – ha aggiunto – dei benefici che la ricerca di base può dare all’umanità».

Oggi, in occasione del 25esimo compleanno del World Wide Web, Tim Berners-Lee ritiene sia necessaria una Costituzione che protegga l’indipendenza di internet e i diritti dei suoi utenti. L’informatico britannico pubblicò il 12 marzo 1989 un documento considerato l’atto di nascita del World Wide Web. Per questo motivo è stata lanciata la campagna “the web we want”, sollecitando gli utenti a redigere una carta dei diritti digitale in ciascun paese, una dichiarazione di principi che possa essere sostenuta da istituzioni, funzionari di governo e aziende.

Berners-Lee è stato piuttosto critico verso i programmi di controllo delle agenzie di intelligence di Stati Uniti e Regno Unito, svelati da Edward Snowden. Alla luce di quanto emerso, ha sottolineato, le persone vogliono una revisione delle procedure usate dai servizi di sicurezza.«I nostri diritti vengono violati sempre più da ogni parte – ha denunciato – e il pericolo è che ci si possa abituare a tutto questo. Per questo voglio usare il 25esimo compleanno perchè ci si impegni tutti a riportare nelle nostre mani il web e a stabilire quale rete vogliamo per i prossimi 25 anni».

Fonte: TMNews | Ansa

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