Warner Bros. Discovery ha presentato ieri la nuova piattaforma in streaming Max che unirà i contenuti di HBO Max e di Discovery+.
Max esordirà negli USA il prossimo 23 maggio e successivamente sarà distribuita nel resto del mondo. Approderà infatti in America Latina nell’autunno di quest’anno e in Europa nel 2024. In Italia invece si dovrà attendere dopo il 2025 alla scadenza dell’esclusiva tra HBO e Sky. Max costerà 9,99 dollari al mese nella versione con il piano con la pubblicità (qualità HD e due stream contemporanei), 15,99 dollari al mese nella versione senza pubblicità (qualità HD e due stream contemporanei e 30 download), 19,99 dollari al mese senza spot e con la qualità 4K (4 stream contemporanei e 100 download).
Il 23 maggio HBO Max si aggiornerà automaticamente negli Usa in Max: gli abbonati Discovery+ potranno invece scegliere se passare al nuovo servizio o mantenere il precedente (il servizio ha un alto livello di engagement negli Usa).
La nuova piattaforma di Warner Bros. Discovery, che sostanzialmente raccoglierà i contenuti di Discovery+ e HBO Max, è stata progettata con la consapevolezza che lo streaming non può sostenere da solo l’industria audiovisiva, ma costituirà probabilmente uno dei mezzi per il business dell’intrattenimento insieme al cinema, alla TV tradizionale, al merchandising e ai parchi a tema.
Secondo il presidente e ceo di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, infatti, le piattaforme in streaming non possono essere il core business di questo settore. Negli ultimi mesi ad esempio la distribuzione esclusiva sui vari OTT dei film si è dimostrata quasi sempre fallimentare dal punto di vista economico. Mentre la distribuzione nelle sale cinema, dopo le chiusure della pandemia, rimane il sistema più vantaggioso per generare profitti, per promuovere i contenuti, e anche per ottenere audience migliore sullo streaming (secondo una ricerca di Entertainment Strategy Guy, un film distribuito nelle sale ottiene successivamente in piattaforma il 74% in più di ore viste rispetto a una pellicola distribuita solo in streaming).
L’unico fattore a favore dello streaming è che il lancio di un film in sala comporta costi di marketing molto più alti. Secondo questa analisi, Disney+, Paramount+, Apple TV+, Amazon Prime Video, (tranne Netflix) stanno perdendo un sacco di soldi e sono orientati a cambiare le loro strategie, considerando le piattaforme solo una delle varie forme di distribuzione dei loro prodotti.
A fine dicembre 2022 Warner Bros. Discovery aveva 96,1 milioni di clienti abbonati ai servizi Dtc-direct to consumer, con una divisione Dtc che chiudeva l’ultimo trimestre dell’anno con 217 milioni di dollari di perdite operative (un risultato migliore rispetto agli oltre 700 milioni di rosso dei 12mesi prima) su 2,45 miliardi di dollari di ricavi. L’obiettivo del colosso americano, anche grazie a Max, è di arrivare a 130 milioni di abbonati entro il 2025, per poi competere veramente con gli oltre 230 milioni sia di Netflix, sia di Disney+, Hulu ed Espn+. La divisione Dtc di Warner, in base ai piani, dovrebbe andare in pareggio nel 2024 e iniziare a generare profitti dal 2025.
Fonte: ItaliaOggi