Switch Off TV Veneto: cittadini infuriati per i canali Rai scomparsi

segnale digitale terrestre

Lo Switch Off della TV digitale terrestre in Veneto, nonostante sia terminato l’11 marzo scorso, ha lasciato al buio, senza canali Rai ed emittenti locali, moltissimi telespettatori, giustamente infuriati.

Nonostante l’acquisto di decoder e nuove TV compatibili con il nuovo digitale terrestre, dopo l’8 marzo, in moltissime zone della regione del Veneto, i canali Rai (soprattutto Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News 24, Rai 3 TGR regionale) e molti canali locali sono completamente scomparsi dai teleschermi.

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Dopo il passaggio alla codifica Mpeg-4 (compatibile per l’alta definizione) di tutti i canali e dopo la riorganizzazione delle frequenze della TV pubblica, secondo le testimonianze raccolte, non è possibile ricevere neanche i canali Rai in definizione standard (numeri 501, 502, 503), non si vedono in molti luoghi in canali tematici come Rai Storia e Rai Movie, e non si riesce a ricevere correttamente il TGR Regionale Rai del Veneto. In molte zone poi sono scomparse le tv locali posizionate nella numerazione LCN dal numero 10 al 19 del telecomando.

nuove frequenze canali rai

Insomma il solito pasticcio della tv digitale terrestre che ha animato vibranti potreste da parte degli abbonati che pagano il canone TV. In questi giorni le lamentele e le richieste di assistenza stanno intasando di messaggi e chiamate i centralini del ministero e anche sul nostro sito dedicato al passaggio alla nuova TV digitale.

«Mi dispiace ma non è corretto che sia sempre utente finale a dover intervenire. Perché non pianificare meglio i lavori e distribuzione frequenze per creare meno impatti possibili?», commenta Daniela sul nostro sito www.nuovodigitaleterrestre.it.

«Ricerco i canali tutti i giorni. Ho fatto tutto quello che c’era scritto sulle guide ma compare come primo canale rete 4 e rai1,2 e 3 canali 501,502,503 in sd.103 rai tre in hd. Il tg regione veneto non si vede al suo posto prima c’era tg lombardia adesso campania. La rai ormai è una cosa indescrivibile i tre canali in sd se guardi qualcosa hai sempre il terrore che spariscano. Si poteva secondo me risolverli subito e non aspettare sempre l’ultimo minuto visto che paghiamo il canone», protesta Veronica.

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Secondo lo sportello che fornisce assistenza è un problema di trasmissione della Rai che consiglia di chiamare il numero verde 800.93.83.62 oppure il centralino di Rai Way (06.87.165.750) dal quale però si riceve sono un servizio di risposta automatica. L’assistenza automatizzata consiglia di risintonizzare i canali e, se in caso di mancata ricezione, di riorientare l’antenna verso un altro ripetitore TV (ad esempio Monte Venda) impostando anche un’altra frequenza. Un lavoro che può fare solo un tecnico antennista qualificato.

L’assistenza di Rai Way poi consiglia di verificare anche la compatibilità dell’impianto d’antenna. La grande mole di lavoro che impegna in questi giorni gli antennisti di zona (ad esempio nel veronese) dimostra che per ricevere i canali Rai, spostati su una nuova frequenza (37 UHF), in molti casi è necessario adeguare l’impianto d’antenna sostituendo delle componenti (filtri e/o amplificatori-centraline).

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«Se una casa è dotata di impianti di antenna di più di vent’anni è probabile che si verifichi il problema», conferma Cristian Briani, antennista alle prese da giorni con le antenne di case e palazzi da Verona alla provincia intervistata dal giornale online larena.it. «Chi non riceve i canali Rai deve chiamare un antennista che verifichi il problema. Quasi sempre legato alla centralina». Il tecnico sconsiglia di modificare il puntamento dell’antenna perché cosi facendo non si riceverebbero più gli altri canali.

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Per il Veneto la riorganizzazione delle frequenze Rai è terminata come detto l’11 marzo scorso. E probabilmente per molti utenti è inutile attendere ancora e fare nuove risintonizzazioni dei canali. Urge la verifica dell’impianto TV e per i cittadini si profila all’orizzonte un’altra spesa oltre a quella già anticipata per nuovi decoder o televisori compatibili con la nuova TV digitale. Per un nuovo amplificatore la spesa va da qualche decina di euro a oltre 200 euro per gli impianti privati, fino a mille per un condominio a seconda della qualità e della capacità della centralina acquistata.

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Fonte: larena.it

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