«Il presidente Introna – spiega l’ing. Luca Montrone, presidente dell’Alpi e del Gruppo Norba – chiede due Mux di canali generici mentre alle emittenti locali ne servirebbero nove di qualità, ossia coordinate, soprattutto nelle regioni in cui forte è l’interferenza dei segnali che arrivano dall’estero, come nel caso della Puglia». «Introna – aggiunge Montrone – è bene che consideri l’ordine del giorno al decreto liberalizzazioni, approvato all’unanimità dalla Camera la settimana scorsa, che impegna il governo a varare entro due mesi una serie di urgenti misure tra cui, appunto, l’assegnazione di nove frequenze di qualità alle emittenti locali per consentire loro una copertura dignitosa».
«In Puglia – continua Montrone – dei 18 canali disponibili solo in un caso è garantita la copertura dell’80% del territorio, tutti gli altri 17 canali hanno una copertura inferiore, in un caso addirittura solo del 27%: in queste condizioni le tv locali davvero non possono lavorare. A questo punto l’Alpi avanza due soluzioni: la prima è quella di togliere alle reti nazionali i nove canali di qualità, in tal caso le reti comunque raggiungerebbero sull’intero territorio una copertura del 90% invece del 93%; la seconda proposta è quella di togliere alle reti le nove frequenze coordinate, assegnando ad alcune di esse una parte dei canali di scarto, oggi dati alle emittenti locali». (ANSA)
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.