Nella lunga guerra tra i due colossi della tv a pagamento italiana, cioè Mediaset e Sky, non si risparmiano di certo i colpi di scena, le scorrettezze e le strategie anti-concorrenziali ai limiti della legge. L’ultima mossa nello scacchiere di un mercato pay chiuso e arroccato in un duopolio che contrappone le piattaforme del digitale terrestre e della tv satellitare è di Sky Italia che ha annunciato: «Da oggi Mediaset Plus non è più distribuito da Sky a causa di gravi inadempimenti contrattuali di RTI».
La nota del network satellitare di Rupert Muroch sottolinea che il canale Mediaset Plus, attivo sul bouquet di Sky dal 2008, era nato «per riproporre su Sky il meglio della programmazione di Canale5, Italia1 e Rete4». Il contratto con RTI prevedeva secondo Sky che all’interno del palinsesto fossero inseriti «programmi particolarmente graditi al pubblico come ‘Chi vuol essere milionario’, ‘La Corrida’, ‘Striscia la notizia’, ‘Paperissima’, ‘Zelig’ ed ogni altro programma di appeal equivalente (come ad esempio Chiambretti night, Beautiful, etc.) che fosse disponibile per altre reti Mediaset (come Mediaset Extra e La5). Questi programmi non sono mai stati inclusi su Mediaset Plus. Questo è soltanto uno dei numerosi gravi inadempimenti di RTI. Le richieste fatte da Sky e RTI di rispettare gli impegni presi non hanno dato alcun esito».
Mockridge (Sky): «Sono dispiaciuto che Mediaset non abbia onorato gli impegni. Stupisce che il gruppo Mediaset rinunci ad una platea televisiva di oltre 13 milioni di italiani che accedono ai programmi Sky, dopo aver già rifiutato di accogliere le nostre campagne pubblicitarie sulle proprie reti, rinunciando così ai relativi proventi», ha commentato l’amministratore delegato di Sky Italia. «Il mancato rispetto degli impegni assunti da parte di RTI in relazione alla programmazione di Mediaset Plus ha reso purtroppo necessaria la decisione di interromperne la distribuzione».
La drastica decisione di Sky logicamente non è stata gradita da Mediaset che in risposta ha annunciato che chiederà al concorrente-partner il risarcimento danni causati «dalla illegittima e inefficace risoluzione unilaterale di un contratto in vigore fino al termine del 2012. La nuova azione legale – rincarano dalle parti di Cologno Monzese – si va ad aggiungere alle ingiunzioni chieste da Mediaset al Tribunale di Milano per irregolari pagamenti da parte di Sky. La volontà, o la necessità, di non onorare i corrispettivi pattuiti non può esprimersi in atti arbitrari e pretestuosi, che vanamente si cerca di giustificare invocando l’adempimento di presunti impegni contrattuali in realtà inesistenti».