Diritti Tv Calcio: l’Uefa versa 754 mln ai 32 club di Champions League

Il 16 agosto per le società è stato come il 27 di ogni mese per i lavoratori dipendenti: giorno di pagamenti. L’Uefa ha attivato le sue supercalcolatrici (svizzere, quindi precisissime) e ha distribuito 754,1 milioni di euro tra le 32 partecipanti all’ultima Champions.

Per Moratti e gli altri presidenti sono un contributo fondamentale per rispettare i parametri del fair play finanziario, perché non si sopravvive di solo Eto’o. L’Inter, eliminata nei quarti, è la sesta più arricchita: dall’Uefa ha preso quasi 38 milioni, meno dei 53 abbondanti dello United e dei 51 del Barcellona. Se non si fosse capito, il criterio è meritocratico: chi arriva in finale, passa a ritirare l’assegno più sostanzioso. Per conferme mandare una mail allo Zilina: nel gruppo F ha sempre perso, e il bonifico di Platini non arriva a 7,5 milioni.

I risultati però non sono l’unico criterio con cui la Uefa taglia la torta. I club ricevono denaro anche in base alla loro quota del mercato tv: qui contano il Paese in cui si gioca (le spagnole prendono più delle greche, per capirci) e la posizione in classifica (lo United riceve più del Tottenham). Al solito Zilina sono stati assegnati 200mila euro, meno di una settimana di stipendio di Rooney.

Le squadre di Europa League ovviamente non ricevono lo stesso trattamento: l’Uefa per la seconda coppa ha stanziato 150 milioni e il Porto campione ha aumentato il conto in banca di 7,8 milioni. Meno di 31 delle 32 partecipanti alla Champions. Nella giornata delle grandi spese, poi, Platini ha messo a disposizione 70 milioni per i club che non hanno partecipato alla Champions: saranno usati per programmi di promozione del calcio tra i bambini. (La Gazzetta dello Sport)

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