Oltre 500 firme raccolte e innumerevoli minacce di non pagare più il canone Rai. Sono queste le azioni di protesta del Comitato di cittadini dei comuni del territorio del Roero in provincia di Cuneo, che da più di un anno non ricevono, o nel migliore dei casi ricevono a singhiozzo, il segnale dei canali pubblici. E il Comitato ha deciso di agire in modo diretto e aggressivo: con una denuncia per truffa.
Nel comune di Canale e nella gran parte dei territori confinanti le altre reti private si ricevono, ma della tv pubblica si riceve solo qualche breve e inutile fotogramma. Il sindaco Silvio Beoletto ha già raccolto mesi le firme dei cittadini, e inviate poi a Viale Mazzini. Ma non è cambiato nulla. Spiega Bruno Crisai, promotore delle iniziative di protesta del Comitato: «Siamo arrivati alla decisione di denunciare la Rai, erchè siamo esasperati da questa situazione. Un anno di richieste e proteste, ma i canali ancora non si vedono. E vorrebbero pure che pagassimo il canone. E’ un truffa: ci chiedono soldi per darci niente».
Anche gli altri 21 sindaci dei comuni del Roero, riuniti in assemblea, hanno discusso e preso provvedimenti sul grave disservizio. Conclude Crisai: «In una recente riunione degli esponenti della Rai ci hanno fornito risposte insoddisfacenti. Non è possibile che la tv di Stato, con i potenti mezzi che ha, si fermi di fronte a due colline».
Fonte: La Stampa (Cuneo)