La tv in streaming italiana Chili TV fa registrare il primo utile della sua storia nel 2020 e per il futuro punta a valorizzare la piattaforma.
Primo bilancio inutile per Chili TV: nel 2020 profitti netti per 1,5 milioni, contro un -19,5 milioni nel 2019. Per la società di video on demand, nata nel 2012 da una costola di Fastweb, basata sul modello TVOD (noleggio contenuti) e che ora si è affacciata anche sull’Avod (contenuti a fronte di spot pubblicitari), ho prodotto nel 2020 i primi utili grazie alla pandemia e spinta ancha dalla valorizzazione della tecnologia proprietaria con l’operazione “Itsart”, società che ha Cdp al 51% e al 49% Chili con l’obiettivo di distribuire in streaming e a pagamento contenuti di cultura e di arte italiana nel mondo.
Sui conti di Chili, società guidata dal Ceo Giorgio Tacchia, hanno influito i 6 milioni di ricavi per aver fornito la piattaforma tecnologica per Itsart hanno impattato positivamente, come anche i 6,5 milioni di plusvalore del passaggio della piattaforma nel la controllata Chili Tech.
Nel 2020 i ricavi netti hanno superato i 43,7 milioni (+11%) con clienti a quota 4,6 milioni, con circa 1,3 milioni di nuove acquisizioni, riporta il bilancio. La parte Avod, per ora solo in Italia, dall’ultimo trimestre 2021 sarà «anche in Uk e Polonia e nel 2022 in Germania e Austria»: gli altri Paesi dove la società è presente.
La società guidata dal nuovo presidente Ferruccio Ferrara (fondo Negentropy Capital Partners), per il futuro vuole concentrarsi sulla commercializzazione della piattaforma tech e confida nei trend di crescita anche per il 202, puntando sull’AVOD e sulla valorizzazione della customer base.
Fonte: Il Sole 24 Ore