La decisione, che segue il no di Mediaset all’operazione, avviene dopo che Sky ha preso parte alla prima parte del processo di vendita, quello che consente di andare a visionare i dati confidenziali di Telecom Italia Media dopo aver firmato un accordo di riservatezza. Resta, dunque, da capire chi si farà concretamente avanti lunedì prossimo con gli advisor Mediobanca e Citigroup, i due consulenti finanziari scelti da Telecom Italia per cedere la controllata.
L’amministratore delegato Franco Bernabè martedì ha spiegato che l’eventuale compratore verrà scelto sulla base del prezzo e del piano industriale. In pratica, Telecom Italia Media non verrà svenduta. Il titolo di TI Media a cui fanno capo l’emittente tv e tre multiplex in digitale terrestre ha perso così il 10% a Piazza Affari, dopo aver guadagnato in due sedute oltre il 30%. La valutazione di 200 milioni di euro fatta dagli analisti non avrebbe trovato riscontro nelle analisi dei broadcaster (Discovery, Liberty Media, Rtl e NewsCorp) che si sono fatti avanti per vedere le carte. Ma anche per la stessa Telecom il valore di base sarebbe più basso, pari a 81,3 milioni di euro.
Tra i soggetti in gara resta Clessidra, fondo di private equity fondato da Claudio Sposito. Il gruppo finanziario starebbe ancora valutando il dossier e in questi giorni si svolgerà un comitato d’investimento di Clessidra per decidere se presentare o meno un’offerta il prossimo 24 settembre. Starebbe lavorando sul dossier anche il gruppo telefonico 3 Italia, controllato dai cinesi di Hutchinson Whampoa. L’interesse, che inizialmente era soltanto per i multiplex di Telecom Italia Media, si sarebbe successivamente esteso anche alle reti televisive, cioè La7 e Mtv. Ma è difficile capire se la società telefonica guidata da Vincenzo Novari farà o meno un’offerta concreta: contattato un portavoce di 3 Italia ha infatti risposto con un no-comment.
In campo c’è poi Urbano Cairo, l’ex manager Publitalia che è il concessionario di pubblicità per La7. «Non posso dire nulla, forse parlerò la prossima settimana» ha spiegato l’imprenditore oggi a capo del gruppo Cairo Communication. Restano da verificare le strategie di alcuni gruppi industriali stranieri come Rtl e come la Discovery Channel posseduta dal colosso americano Liberty Media. Per loro avrà un peso fondamentale la volontà di crescere sul mercato televisivo italiano. È infine possibile che alcuni operatori siano interessati soltanto a TI Media Broadcasting, che ha i mux digitali. Per TIMB, in particolare, sembrano destinati a scendere in lizza Abertis e i fondi internazionali specializzati in media e infrastrutture, mentre per la società non è in lizza Ei Towers di Mediaset, come era stato detto nei giorni scorsi, visto che Cologno Monzese ha precisato di non essere interessata alla cessione di Ti media.
Fonti: ilsole24ore.com | Il Corriere della Sera
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.