L’obiettivo, ha messo in chiaro la commissaria Ue all’Agenda Digitale Neelie Kroes che ha fatto della revisione del funzionamento del copyright una delle priorità per arrivare a un mercato unico delle telecomunicazioni, è «dimostrare che tecnologia e copyright possono andare di pari passo». «Non sono molto orientata a misure legislative dalla mano pesante – ha sottolineato la commissaria – non sono sempre necessarie, e a volte, soluzioni pragmatiche e facili da attuare sono ugualmente valide». Per esempio adottando “nuovi approcci” per la concessione delle licenze per i contenuti protetti dal diritto d’autore.
Ma, ha avvertito la Kroes, «forse questa non sarà la soluzione» per tutti i casi. A giocare potrà essere ancora la tecnologia combinata magari con le basi di dati. Un approccio condiviso anche dai colleghi al mercato interno Michel Barnier e alla cultura Androulla Vassiliou, per cui l’iniziativa lanciata da Bruxelles, ha sottolineato il primo, «non sarà un semplice forum di discussione ma il luogo dove gli attori del mercato e i consumatori si riuniscono per trovare insieme soluzioni concrete e rapide a problemi che si pongono ora e qui». Il settore culturale, ha ricordato Vassiliou, è pari al 4,5% del Pil Ue con 8 milioni di occupati: il valore del mercato musicale europeo è pari a un quinto di quello globale, mentre l’editoria nel 2011 ha avuto ricavi netti per 23 mld di euro.
Fonte: Ansa
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.