Agcom: semifinale Champions League Milan-Inter in chiaro. Parte l’asta tra i broadcaster

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Il match di semifinale tra Milan e Inter di Champions League sarà trasmesso in diretta da Amazon Prime Video (a pagamento). Ma l’Agcom ha imposto che una gara di semifinale tra club italiani deve essere visibile in chiaro. Amazon ha quindi indetto una gara per i diritti TV con tutti i principali broadcaster nazionali.

Il 10 maggio 2023 ci sarà l’andata della semifinale di Champions League tra Milan e Inter. Nonostante sia un’esclusiva di Amazon Prime Video, una disposizione dell‘Agcom impone che una semifinale del torneo continentale con impegnata una squadra italiana sia trasmessa in chiaro su un canale tv nazionale capace di raggiungere in modo capillare il pubblico italiano.

La piattaforma di Amazon potrebbe trasmettere gratuitamente la partita, ma non sarebbe forse in grado di coprire l’intero territorio nazionale per le solite problematiche di copertura della rete internet. Per questo motivo Prime Video è obbligato a cedere i diritti del match a broadcaster terzi “a condizioni di mercato, eque e non discriminatorie”.

È quindi già partita l’asta per l’assegnazione del match di Champions, un accordo di sub-cessione a un’emittente TV in grado di garantire la maggior diffusione possibile. Le candidature sono già arrivate da parte di Sky (per TV8), Rai (per Rai 1), Mediaset (per Canale 5), ma potrebbero essere della partita anche La7NOVE (Warner Bros. Discovery). La raccolta pubblicitaria dell’evento sportivo può valere quasi tre milioni di euro.

Secondo fonti di stampa, Mediaset parte da favorita, forte della posizione dominante nel mercato della pubblicità TV. La Rai potrebbe sfruttare i buoni rapporti commerciali con Prime. La TV di Stato era disponibile addirittura a spartire con Amazon i diritti tv dei Mondiali in Qatar se la Nazionale italiana non fosse stata sorprendentemente eliminata. Sky con TV8 potrebbe essere l’altro pretendente forte della gara per i diritti delle immagini della semifinale, anche perché Sky Media, la concessionaria pubblicitaria della pay-tv di Comcast, può offrire un parco inserzionisti perfetto per l’evento. Mentre La7 e Warner Bros. Discovery appaiono come i candidati meno attendibili.

L’esito dell’asta sarà svelato da Amazon tra mercoledì e venerdì prossimo

Fonte: primaonline.it | corriere.it

Aggiornamento 27/04/2023 (Adnkronos):

L’Agcom impone la trasmissione in chiaro della semifinale di Champions League tra Milan e Inter.

L’autorità cita l’articolo 33 del Testo Unico dei servizi RadioTV. Il derby milanese previsto il 10 maggio trasmesso a titolo gratuito al pubblico

La semifinale di andata di Champions League con il derby milanese Milan-Inter del 10 maggio deve essere trasmessa in chiaro, in modo da risultare visibile gratuitamente a tutti gli italiani. Ad affermarlo è l’Agcom che in una nota ricorda che “sulla base dell’articolo 33 del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha adottato una lista di eventi, nazionali e non, considerati di particolare rilevanza per la società, dei quali i fornitori dei servizi di media assicurano la diffusione su palinsesti in chiaro, in diretta o in differita, in forma integrale oppure parziale”.

La delibera ‘Lista eventi’ “comprende, fra gli eventi di cui è assicurata la trasmissione in chiaro, anche la finale e le semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane“, come è nel caso appunto della semifinale fra Milan e Inter. “Tale evento, pertanto, ai sensi del vigente quadro normativo e regolamentare, non può essere trasmesso in esclusiva e solo in forma codificata, al fine di assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguirlo gratuitamente senza costi supplementari”.

Spiega ancora Agcom: “Poiché i diritti di trasmissione della gara di andata sono detenuti in via esclusiva da Amazon Prime Video, la stessa è tenuta ad attivare la procedura che la delibera ‘Lista eventi’ prevede in tali casi, formulando una proposta di cessione, a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, dei diritti che permettono la trasmissione di tale evento alle condizioni previste al comma 1 e 4. Qualora nessuna emittente qualificata formuli alcuna offerta o non la formuli a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, l’emittente titolare dei diritti ha facoltà di esercitarli in deroga alle condizioni di cui al comma 1″.

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