
Arriva la stretta sui siti pirata anche per le cosiddette VPN. In Francia è già realtà. In Italia l’Agcom si prepara a introdurre i blocchi.
Il 15 maggio 2025, il Tribunale di Parigi ha emesso una sentenza che impone a cinque fornitori di servizi VPN (NordVPN, CyberGhost, Surfshark, ExpressVPN e Proton) di bloccare l’accesso a 203 nomi di dominio associati a siti che trasmettono contenuti protetti da copyright. Questi siti trasmettevano illegalmente eventi sportivi come la UEFA Champions League, la Premier League e la TOP 14 di Rugby, per i quali CANAL+ detiene i diritti esclusivi in Francia.
Il Commissario Agcom, Massimiliano Capitanio, ha commentato la decisione, sottolineando che in Francia, così come in Spagna e Italia, le corti interpretano le leggi antipirateria in modo uniforme e coerente con il quadro regolamentare europeo previsto dal Digital Services Act (DSA). Capitanio ha evidenziato che le VPN rientrano tra i soggetti obbligati a eseguire gli ordini di blocco, in quanto forniscono accesso alla rete, seppur in modalità anonima.
In Italia, Agcom ha già avviato iniziative simili attraverso la piattaforma Piracy Shield, attiva dal febbraio 2024. Questo strumento consente il blocco in tempo reale di siti pirata, con l’obbligo per gli Internet Service Provider (ISP), i fornitori di DNS pubblici e ora anche le VPN, di disabilitare l’accesso entro 30 minuti dalla segnalazione.
La recente delibera 47/25/CONS di AGCOM prevede l’estensione dell’ambito di intervento di Piracy Shield, includendo esplicitamente i fornitori di servizi VPN e DNS pubblici tra i destinatari degli ordini dell’Autorità. Questa misura mira a rafforzare la lotta alla pirateria, rendendo più difficile l’aggiramento dei blocchi imposti.
Tuttavia, l’implementazione di Piracy Shield ha sollevato alcune preoccupazioni. Ad esempio, si sono verificati casi di blocco involontario di siti legittimi, come nel caso di un indirizzo IP della CDN Cloudflare che ha causato l’oscuramento di decine di siti web legali. Inoltre, i fornitori di servizi di rete e sicurezza informatica, come le VPN e i DNS, hanno espresso preoccupazioni riguardo ai costi elevati per l’implementazione del sistema di monitoraggio e blocco, senza indennizzi o meccanismi di finanziamento.
La sentenza del Tribunale di Parigi rappresenta un precedente significativo nella lotta alla pirateria, con l’obbligo per le VPN di bloccare l’accesso ai siti pirata. In Italia, AGCOM sta seguendo una direzione simile con l’estensione delle competenze di Piracy Shield, cercando di bilanciare l’efficacia delle misure antipirateria con la tutela dei diritti degli utenti e degli operatori del settore.

Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.