Il primo passaggio preliminare in vista del vero Switch Off del digitale terrestre prosegue con le province della Toscana, dopo aver attraversato quelle della Liguria e le province di Oristano e Sassari in Sardegna. Per i cittadini significa che alcuni programmi nazionali e locali del digitale terrestre (attualmente diffusi sui canali dal 50 UHF al 53 UHF, che non sono però il numero del telecomando di casa) saranno associati a diverse frequenze di trasmissione.
La transizione della televisione verso la tecnologia del digitale terrestre di seconda generazione (DVB-T2), quella vera, partirà nel 2021 con la conversione delle tecnologie di compressione video MPEG e si concluderà a fine giugno 2022 con l’avvento del nuovo digitale terrestre.
Scopri qui la Roadmap del passaggio al nuovo digitale terrestre DVB-T2.
Gli utenti che dovessero vedere apparire lo schermo nero su alcuni programmi, per ora dovranno semplicemente procedere alla risintonizzazione dei canali del proprio televisore, per continuare ad accedere a tutta l’offerta televisiva del digitale terrestre.
Si tratta di una migrazione provvisoria di alcuni canali che ha già interessato i programmi trasmessi dai Mux 1 e 4 di Mediaset nelle province di Sassari e Oristano. Dal 3 febbraio sino all’8 maggio il passaggio coinvolge le province della Liguria. Dal 20 aprile 2020 la transizione comprende quindi la Toscana (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto) e parte del Lazio (Roma, Latina, Viterbo), durerà sino al 30 maggio 2020 e saranno liberati i canali dal 50 UHF al 53 UHF, con lo spostamento delle emittenti su altre frequenze.
In pratica i programmi trasmessi dai multiplex nazionali DFree (UHF 50) e Mediaset 1 (UHF 52) saranno progressivamente spostati su diverse frequenze di trasmissione: DFree al canale 23 UHF e Mediaset 1 al canale 58 UHF. In questa fase basterà semplicemente risintonizzare il televisore: anche quelli più vecchi, capaci di ricevere il digitale terrestre in definizione standard (non HD) continueranno a vedere le trasmissioni.
Dal primo giugno al 31 dicembre 2020 lo spostamento di canali e l’uso di nuove frequenze coinvolgerà la Lombardia (ma ad esclusione della provincia di Mantova), con Piacenza e provincia, il Piemonte, il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta. Dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2021 le zone interessate saranno quelle di Catanzaro e provincia, Reggio Calabria e provincia, della Sicilia e di Vibo Valentia e provincia.
Dal primo settembre 2021 sarà invece indispensabile avere un decoder o un TV DVB-T in grado di ricevere le trasmissioni HD, ovvero con Mpeg-4. Tutta la popolazione sarà chiamata a risintonizzare anche nelle regioni che finora non erano state interessante. Infine a giugno 2022 il passaggio finale: l’adozione del DVB-T2, e i vecchi televisori dovranno essere cambiati o riadattati.
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.
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