«Secondo me – prosegue la responsabile delle relazioni istituzionali e sviluppo strategico di Mediaset – il sistema televisivo italiano ha una sua particolarità, vale a dire un sistema privato che si è aggiunto a un sistema pubblico, il quale è diventato sempre più un ibrido di finanziamento pubblico e finanziamento privato. In Europa la tendenza è quella di diminuire la pubblicità nel servizio pubblico, ma mi sembra che l’Upa vada nella direzione opposta. Nel settore tv c’è bisogno di tutto meno che di altri concorrenti, -prosegue Nieri- se non sviluppiamo le nostre dimensioni non saremo in grado di competere con i colossi mondiali».
Inoltre, alla domanda sulla possibilità di nominare un’amministratore delegato per la Rai, Nieri replica che «non sta a me commentare», ma «la cosa importante è che una grande azienda come la Rai, che deve rimanere forte, venga gestita con una logica aziendale. Lorenza Lei è una persona capace, conosce l’azienda e mi fa molto piacere che sia una donna a essere direttore generale».
La posizione che occupa nel mercato tv l’azienda pubblica di viale Mazzini è la migliore in termini di concorrenza che può desiderare Mediaset. E la signora Nieri lo sa bene, perchè blocca lo sviluppo degli eventuali competitor negli ascolti e soprattutto nella raccolta pubblicitaria. Una Rai che potrebbe tornare a fare il servizio pubblico solamente con un netto cambio di gestione industriale e di governance, ma continua ad essere guidata da uomini nominati da governi e partiti politici in perenne conflitto di interesse.
Fonte: MF-DJ
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.
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...ma mi spiegate cosa fa la rai in piu' delle altre reti??????
A volte, raramente, fa programmi da servizio pubblico.