A trainare i conti della multinazionale con presenzate in tutto il mondo, dall’Europa all’Australia alla Cina, è stata in particolare la crescita a doppia cifra del business della tv via cavo e della produzione di contenuti per cinema e televisione. Rallentano invece le attività di pay-tv ed editoriali tradizionali, oggetto queste ultime del progetto di spin-off che dovrebbe completarsi nel 2013. Sul margine di News Corp pesano poi i costi straordinari (67 milioni di dollari) per la chiusura del tabloid News of the World, decisa in seguito all’inchiesta aperta dalle autorità inglesi.
Per quel che riguarda invece il business di Sky Italia, l’emittente a pagamento guidata dall’ad Andrea Zappia ha visto calare la soglia degli abbonati che tiene solo grazie all’offerta sul calcio: nel primo trimestre fiscale sono stati 4,86 milioni gli abbonamenti attivi, 40 mila in meno da luglio a a settembre rispetto all’anno precedente. Mentre sono 144 mila in meno nell’arco di tutto l’anno. Nonostante la perdita di clienti la società è riuscita a chiudere il periodo in utile (22 milioni), seppure in netto calo rispetto ai 119 milioni del primo trimestre fiscale 2011-2012. A incidere in particolare sono stati i 70 milioni spesi per l’acquisizione dei diritti in esclusiva delle Olimpiadi di Londra. I ricavi sono scesi a 817 milioni di dollari (-11,4%) ma, come ha fatto notare News Corp nella nota ufficiale, il giro d’affari di Sky Italia in valuta locale (euro) si è incrementato dell’1% a parità di cambio.
Fonte: MF | Il Sole 24 Ore
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.