L’Italia arranca da troppo tempo sull’aumento della penetrazione della banda larga, sulla diffusione delle reti ultraveloci, e sull’alfabetizzazione informatica dei cittadini, che andrebbe a colmare il digital divide culturale, collocandosi agli ultimi posti in Europa nello sviluppo delle reti Internet e dell’economia digitale. E il sud Italia, sempre penalizzato, fa registrare un gap digitale ancora più alto: con il 15% in meno di utenti internet rispetto al nord, con solo il 37,5% delle famiglie che hanno accesso alla banda larga (contro una media nazionale sempre bassa che sfiora il 50%); cifre che scendono in modo preoccupante in regioni come il Molise e la Basilicata.
«Lo sviluppo del Mezzogiorno è decisivo per una crescita sostenibile e durevole dell’Italia e dell’Europa»: ha dichiarato ieri il presidente del Consiglio Mario Monti in occasione dell’incontro con i presidenti delle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), con i sindaci dei capoluoghi di Regione del Sud, e con un rappresentante dei piccoli comuni meridionali indicato dall’Anci. L’incontro di stamane è servito per proseguire il lavoro iniziato il 15 dicembre scorso sulla ridefinizione e riqualificazione dei Fondi strutturali e per definire le linee del documento “Il Mezzogiorno per l’Europa” che farà il punto sugli interventi in corso, in vista degli appuntamenti tra il Governo e le istituzioni Ue in agenda per le prossime settimane. Il documento conterrà tra l’altro anche i principali provvedimenti per il Sud già approvati dal Governo: si tratta, in particolare, di 9,6 miliardi di euro sbloccati per il potenziamento delle reti infrastrutturali; dell’avvenuto superamento dello squilibrio di risorse per garantire il funzionamento dei servizi di trasporto pubblico locale e dell’impegno già in atto per colmare entro il 2013 il divario digitale, accelerando fortemente lavori e procedure. Si spera che non si tratti delle solite promesse che, come già accaduto negli anni passati con altri governi, sono cadute sistematicamente nell’oblio.
Fonte: corrierecomunicazioni.it
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.