Stampa e radio ormai da qualche anno sono in netto calo. I giornali sono usati quotidianamente soltanto dal 24% degli italiani, contro il 29% rilevato nel 2010, mentre la radio è ascoltata quotidianamente dal 33% del campione, una quota nettamente ridimensionata rispetto al 44% del 2010. Per entrambi i mezzi di comunicazione i dati italiani sono ampiamente inferiori alla media Ue, dove invece il 37% legge i giornali quasi ogni giorno e il 53% ascolta la radio.
È quanto emerge dal capitolo su “Gli italiani e i media” inserito nel rapporto sull’Italia dell’Eurobarometro 78, il sondaggio più importante condotto a livello europeo sulle opinioni dei cittadini UE, presentato venerdì scorso a Roma. (Presenti all’incontro Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Gian Maria Fara, Presidente di Eurispes, oltre che il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti).
La rete segna una regolare crescita e anzi è l’unico mezzo di comunicazione che guadagna utenti in Italia: dal 37% di utenti quotidiani nel 2010 è passata al 45% del 2012. Anche i social network, come Facebook o Twitter, aumentano costantemente la loro popolarità tra gli italiani. Un intervistato su quattro dice di collegarsi ad una rete sociale circa una volta al giorno, mentre nel 2010 la percentuale era del 15%. Oltre la metà del campione (51%) ritiene che le reti sociali siano un modo innovativo per tenersi aggiornati sulla vita politica. Il 24% degli intervistati si mostra invece scettico. La stessa maggioranza (51%) ritiene i social media un modo per partecipare attivamente alla vita pubblica, e non solamente per informarsi. Ancora una volta, il 24% del campione non crede in questa funzione dei social media. Seppure considerati quindi dalla maggioranza assoluta degli intervistati uno strumento moderno per aggiornarsi e per discutere di questioni politiche, tuttavia i social non hanno ancora la piena fiducia della popolazione. Soltanto il 34% del campione ritiene che ci si possa fidare di Twitter o Facebook su temi politici. La stessa percentuale è invece convinta che non siano affidabili. Il restante 32% non sa rispondere.
Ma la tv resta in Italia il mezzo dominante. Nessun altro mezzo di comunicazione può vantare numeri simili. L’84% dei connazionali la guarda con cadenza giornaliera attraverso i consueti apparecchi tv, e solo un altro 4% segue i programmi televisivi quotidianamente su internet.
Fonti: corrierecomunicazioni.it | lastampa.it | ec.europa.eu
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.