Le associazioni di consumatori e il Consiglio Nazionale degli Utenti dell’Agcom protestano vivamente per questa decisione (comunicata con largo ritardo alla stampa), sostenendo che i cittadini sono già gravati dalle spese e dalle difficoltà del passaggio al digitale terrestre e non sono in grado sopportare un ulteriore aumento dei costi.
Il decreto firmato dal ministro dello Sviluppo Economico Scajola tenta timidamente di aggiustare i conti dell’azienda radiotelevisiva pubblica, oppressa da un pesante deficit di 120 milioni di euro per il solo 2009. Nel bilancio della Rai mancano i 55 milioni l’anno del contratto con Sky di ben 4 anni; stanno incidendo profondamente anche i lavori per la transizione al digitale terrestre; si aggiunge inoltre la perdita di un larga percentuale di entrate derivanti dalla pubblicità.
Ma in questi ultimi mesi le geniali mosse del governo, nel tentativo di agevolare l’azienda media tv della famiglia Berlusconi, probabilmente non sono mai state pensate per ripianare il gigantesco buco di bilancio della Rai. Anzi le strategie politiche del Pdl sembrano tutto sommato puntare a ridimensionare il network pubblico.
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.