Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, TIM è ancora a caccia di contenuti da integrare nella sua offerta di TIMVision. L’azienda guidata da Luigi Gubitosi è in trattativa con Mediaset per distribuire Infinity, la piattaforma streaming appena lanciata dal gruppo di Cologno Monzese.
Sempre secondo il giornale finanziario, l’accordo tra le due società è ancora in fase di definizione. Un deal che potrebbe portare dare grandi vantaggi ad entrambe le parti. Per TIM la distribuzione di Mediaset Infinity completerebbe l’offerta calcistica sulla piattaforma TIMVision, aggiungendo la Champions League (104 partite a pagamento della coppa) alla Serie A, che arriva dal contratto siglato con DAZN. Inoltre il possibile accordo potrà distribuire anche la vasta library di serie TV e film della piattaforma streaming di Mediaset. Per il Biscione poi, un’eventuale intesa con TIM potrebbe accelerare il percorso di crescita di Mediaset Infinity e di conseguenza l’ascesa di Mediaset nel mercato streaming.
Ricordiamo che dall’altro versante della guerra dei diritti TV, il concorrente Sky ha già stretto un accordo con Mediaset per portare l’app di Infinity su Sky Q dal prossimo autunno.
Ma le battaglie sui diritti TV del calcio non finiscono qui. A breve DAZN dovrà decidere a chi fra TIM e Sky assegnare la distribuzione della Serie A per la parte commerciale (bar, ristoranti, hotel e altri locali). Secondo le ultime indiscrezioni, dopo un presunto vantaggio di TIM, ora DAZN sarebbe orientato a confermare l’accordo in essere con la pay-tv di Comcast.
La principale incognita è però legata alla vertenza Antitrust sull’intesa TIM-DAZN per la Serie A (che determina l’esclusiva dell’app di DAZN su TIMVision) che altri operatori tlc considerano lesiva della concorrenza. L’autorità dovrebbe pronunciarsi entro fine mese e nell’attesa l’assemblea di Lega ha rinviato la decisione sullo spezzatino della Serie A. I presidenti hanno inoltre rifiutato la proposta da 30 milioni del fondo sovrano saudita per trasmettere la Serie A nell’area Mena, offerta lontanissima dagli oltre 300 milioni pagati dalla qatariota Beln per il triennio precedente.
Fonte: MF
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.