«Tra qualche ora – aggiunge Parenzo – dal ministero uscirà un decreto che recita delle regole per gli espropri delle frequenze che sembrano quelle barzellette di Berlusconi che facevano ridere solo i suoi dipendenti. Truffa o incompetenza? In buona sintesi si dice che verrà pagata la stessa cifra per tutte le tv che hanno avuto la sfiga (o la “fortuna” come si vedrà) di finire tra il 61-69. Ovvero la tv del parroco che trasmette per 70 persone una messa e lo stesso film tutti i giorni, riceverà lo stesso indennizzo di Telelombardia che produce informazione in diretta per tutta la giornata».
«Ma lo capisce il confuso legislatore – conclude Parenzo – che il programma di Michele Santoro che abbiamo fortemente voluto per anni e che mandiamo in onda anche questa sera ha centinaia di migliaia di spettatori che lo vedono sul canale 64, magari senza saperlo. E che, qualora cambiassimo canale ci vorranno anni per spiegare che si deve sintonizzare nuovamente il televisore perché Telelombardia lì non c’è più. Truffa o incompetenza? Cambia poco, il risultato è lo stesso. Facendo di ogni erba un fascio si offendono le intelligenze, si umilia il merito, si crea disoccupazione». (TMNews)
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