Il Consiglio di Stato ha quindi sospeso l’esecutività della sentenza del Tar del Lazio che aveva annullato la delibera Agcom in materia: la VI Sezione del massimo organo della giustizia amministrativa, nel collegio presieduto da Giuseppe Severini, ha confermato con un’ordinanza la decisione assunta il 2 agosto con decreto presidenziale. Contro la pronuncia del Tar avevano presentato immediatamente ricorso la stessa Agcom e il Ministero dello Sviluppo Economico. Ora si dovrà attendere il giudizio di merito.
Documento integrale sull’ordinanza del Consiglio di Stato.
Aggiornamento: le associazioni delle tv locali Aeranti-Corallo e FRT (Federazione Radio Televisioni), tra i primi a commentare la decisione del Consiglio di Stato, esprimono piena soddisfazione per l’ordinanza. CNT – Terzo Polo Digitale invece afferma che «il Consiglio di Stato ha deciso di non decidere, anche se nel provvedimento è chiara la riserva della decisione nel merito per quanto riguarda il vero e unico punto controverso, e cioè proprio le graduatorie Corecom che contrastano, peraltro, nettamente il criterio stabilito dalla stessa Agcom, vale a dire il rispetto delle abitudini e delle preferenze del pubblico e, quindi, dell’audience. Prendiamo atto, dunque che la guerra è solo all’inizio».
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.