Da venerdì 28 giugno, scrive Arturo Zampaglione su Repubblica Affari&Finanza, la holding News Corp sarà ufficialmente divisa in due società distinte: una per le attivtà editoriali classiche in evidente crisi e sulle quali pende una multa record per lo scandalo intercettazioni del 2011 (Wall Street Journal, New York Post, il Times, il Sun, la casa editrice HarperCollins, metà della Foxtel, e Amplify); l’altra per cinema e tv, sotto il nuovo marchio 21st Century Fox. Nonostante le vicissitudini personali (si vocifera che il divorzio possa costare 140 milioni di dollari) e imprenditoriali (dallo scandalo News of the World in poi), Rupert Murdoch, che ha da poco compiuto 82 anni, di certo non si da per vinto e riparte all’attacco, per conquistare il mercato televisivo spagnolo.
Dopo Gran Bretagna (BSkyB), Italia (Sky Italia) e Germania (Sky Deutschland), lo “Squalo” punta infatti ad accaparrarsi la pay-tv satellitare Canal +. Il terreno politico è già ben arato: accanto a Murdoch siede in cda l’ex presidente Aznar capace di garantire il benestare del governo iberico. Ora resta solo da chiudere la trattativa con Telefónica (il gigante tlc proprietario del 22% della pay-tv), con Mediaset España (che detiene un altro 22%), e infine con Prisa (editore di El País in grave crisi finanziaria, che detiene il 56% delle azioni di Canal +).
Le speranze di Murdoch si poggiano sulla crisi di Prisa (sotto il controllo del fondo di investimento Liberty) oppressa da ben 3 miliardi di debito. Murdoch sarebbe disposto a sborsare 900 milioni cash per il controllo di Digital +. Un’offerta che sembra ancora insufficiente fatta nei medesimi termini mesi fa da Telefónica e respinta dalle banche creditrici. In mezzo, bloccata dall’Antitrust spagnolo, senza poter fare controfferte, rimane Mediaset España che è a sua volta partecipata da Prisa al 17%.
Si attende quindi un’offerta di 21st Century Fox per il 100% di Canal +, anche se Murdoch valuta la pay-tv solo 1,8 miliardi, contro i 2,2 miliardi spesi da Mediaset e Telefónica . L’ex-monopolista tlc iberico potrebbe trovare l’intesa con il magnate australiano come Deutsche Telekom ha fatto in Germania con Sky: a Canal + i diritti sportivi tv mentre a Telefónica andrebbero quelli per le trasmissioni online. Si rischia così di vedere Murdoch e Berlusconi (nemici-amici in Italia) seduti allo stesso Cda e contemporaneamente concorrenti.
Fonti: CorrierEconomia | Repubblica Affari&Finanza
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.