Il modello di business della televisione ha conosciuto pochi cambiamenti lungo i decenni, ma adesso il cambiamento è arrivato. La ragione per cui la televisione ha sperimentato poche rivoluzioni è che ci sono stati poche altre fonti di intrattenimento in grado di tenerle testa. Anche se l’industria cinematografica è sempre stato il suo più prossimo concorrente, sono sempre stati mezzi di comunicazione diversi, che venivano consumati in modo diverso e anche fruiti in luoghi differenti.
Tuttavia, questa è l’era di internet, e con essa arriva una moltitudine di fonti concorrenti di intrattenimento, da brevi clip su YouTube a film completi su siti di streaming e anche altre forme di televisione, sotto forma di spettacoli offerti in streaming. Tutto questo ha messo in grave pericolo la televisione terrestre tradizionale, ma siamo davvero a questo punto? Questa guida ci mostra perché questo potrebbe essere il caso nei prossimi anni.
La minaccia numero uno per la televisione terrestre è l’attenzione dello spettatore – o la sua mancanza. Internet prospera sull’intrattenimento di breve durata, creando nuove abitudini di consumo. Con l’eccezione dei podcast di lunga durata (che sono ancora per lo più consumati a bocconcini), la maggior parte degli utenti di internet preferisce clip di breve durata, come quelli che si trovano su TikTok o YouTube.
Questo ha lasciato indietro il tradizionale modello di business televisivo perché il pubblico più giovane non è abituato a stare seduto a guardare programmi di un’ora interrotti da pubblicità frequenti. Tuttavia, il problema non è solo la durata dell’attenzione dello spettatore. È la vasta gamma di altri intrattenimenti disponibili, con cui la televisione si trova ora a dover competere. Per esempio, adesso si può giocare online con le slot machine. Per giocare alle slot online non è necessario uscire di casa o dover accedere alle location che di solito le ospitano. Ciò presenta il potenziale per ampliare la base di clienti in modo sostanziale e togliere l’attenzione degli utenti di internet dalla televisione.
Un’altra minaccia per la televisione generalista è l’ascesa di piattaforme di streaming che ora producono innumerevoli spettacoli diversi disponibili solo sulla loro piattaforma. Per ironia della sorte, questa tendenza è stata resa popolare sulla scia di spettacoli televisivi di successo come Breaking Bad e The Wire. Infatti, il seguito di Breaking Bad, Better Call Saul, non è stato nemmeno offerto sulle reti televisive tradizionali, perché è stato dato esclusivamente su Netflix.
Anche le reti televisive come la HBO in America e la BBC nel Regno Unito stanno creando i propri servizi di streaming in risposta a questo fenomeno. Mentre questo non significa che la televisione non sia ancora popolare, la replica del suo formato sui servizi di streaming rappresenta un’ulteriore minaccia che è chiamata ad affrontare.
Un ulteriore cambiamento in atto nella televisione è il suo valore decrescente per gli inserzionisti. Non c’è dubbio che la televisione rimanga una delle forme di intrattenimento più popolari e influenti, ma non ha più il monopolio dell’attenzione della gente. Naturalmente, l’attenzione è ciò che gli inserzionisti inseguono, ed è per questo che spendono un sacco di soldi per piazzare annunci su siti di social media come Facebook, lavorando con gli influencer su Instagram, e utilizzando posizionamenti di prodotti su YouTube, oppure costruendo la loro presenza online attraverso l’impiego di SEO.
Il risultato è che è meno convincente per determinati brand voler spendere grandi quantità di denaro per la pubblicità televisiva quando potrebbero spendere meno online e ricevere un’esposizione potenzialmente maggiore.
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.