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TIM: venerdì prossimo riunione sul contratto con DAZN per la Serie A

Venerdì 3 dicembre 2021 TIM riunirà nuovamente il comitato di controllo e rischi per analizzare il contratto con DAZN sulla trasmissione delle partite di Serie A. Nello stesso giorno si riuniranno il comitato nomine e il comitato per esaminare l’offerta di Kkr.

Venerdì triplo appuntamento in TIM: si riuniranno il comitato nomine, il comitato controllo e rischi, e, per la prima volta in sede “formale”, il comitato presieduto da Salvatore Rossi, costituito ad hoc per esaminare la manifestazione d’interesse di Kkr.

Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che è l’occasione per un aggiornamento sulle situazioni aperte, ma il prossimo cda in calendario resta quello del 17 dicembre. Il comitato nomine è assistito da Spencer Stuart, che ha già l’incarico di predisporre il piano di successione. Non paiono essere maturi i tempi per l’insediamento del nuovo a.d., ma intanto si registrano movimenti nell’organigramma.

Il comitato controllo e rischi si è riunito l’ultima volta, giovedì scorso, per esaminare l’impatto del contratto con DAZN insieme con il collegio sindacale, che poi ha deciso di inoltrare una segnalazione alla Consob. Gli abbonamenti a TIMVision per l’offerta calcio sono decisamente sotto le stime. L’ipotesi è che l’accordo con l’OTT possa subire delle variazioni in base ai risultati dei ricavi ottenuti (revenue share) oppure potrebbe variare la quota dell’investimento con il partner.

Il comitato per l’offerta di Kkr – di cui fanno parte oltre a Rossi, anche gli indipendenti Paolo Boccardelli, Marella Moretti, Ilaria Romagnoli e Paola Sapienza – dovrebbe fare un primo punto sul dossier, ma le conclusioni non sembrano imminenti. Kkr si trova di fatto in una sorta di limbo giuridico, in assenza in Italia di una disciplina specifica sulle Opa “preliminari”.

Il fondo Usa ha presentato un’offerta non vincolante che però sarebbe problematico ritirare (a meno che contenga una data di scadenza) fino a quando non sarà verificato se ci sono o meno le condizioni per procedere. L’offerta è infatti condizionata al gradimento del consiglio e del management della società, nonché delle autorità, considerato che il Governo detiene il golden power sugli asset strategici. Inoltre l’operazione è subordinata allo svolgimento di una due diligence confirmativa.

Fonte: Il Sole 24 Ore