Il problema è che la Tv della Libertà, di fatto, ha cessato di esistere da un pezzo. Nel senso che il momento di massimo fulgore è stato tra il giugno del 2007 e il luglio del 2008, quando il canale mandò in onda la programmazione sul satellite e su alcune tv locali. Ma oggi pure sul Web il sito ufficiale recita “in manutenzione” (per sempre).
Tuttavia la società editrice esiste ancora e continua ad generare perdite. L’azionista di riferimento inoltre è cambiato. Non è più il ministro del Turismo del governo Berlusconi, che ha guidato l’emittente fino al 2009 con la società Vittoria Media partners, ma è ora il Movimento politico Forza Italia, che ha cambiato il nome dell’azienda e ha preso in carico tutti i conti in rosso. Perdite che nel 2010 sono ammontate a 607 mila euro, a fronte di soli 27 mila euro di ricavi, con i costi dei servizi pari a 600 mila euro, e con un debito di quasi 2 milioni.
Ma nel corso della sua breve vita la Tv della Libertà ha accumulato perdite per quasi 19 milioni. E tra il 2007 e il 2008 i conti in rosso raggiunsero la notevole cifra di 15 milioni di euro, proprio quando a capo della società sedeva la Brambilla, distintasi poi come rappresentante del governo con il flop dell’ignobile logo “Magic Italy” e con gli insuccessi del portale italia.it. Mentre nel 2009 l’attività ormai in dismissione si limitò a perdere “solo” 3 milioni. Secondo quanto riporta Italia Oggi, nell’ultima assemblea dei soci della società, l’ex-ministro della Cultura Sandro Bondi, azionista unico del Movimento politico Forza Italia, ha approvato a malincuore il piano per ripianare i debiti dell’inesistente emittente con un bel assegno da 400 mila euro.
Fonte : Italia Oggi
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.
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