Lo spegnimento è avvenuto questa notte. Il Piemonte occidentale è all digital, come scrive qualcuno. Ma non tutti sono digitalizzati. La transizione al dtt, secondo l’opinione degli esperti, è stata tecnicamente ineccepibile. Ma secondo il consistente numero di chiamate di soccorso e assistenza al numero verde del Ministero per lo Sviluppo economico il segnale tv è scomparso in varie zone piemontesi.
Molti utenti segnalano la dipartita dei canali Rai, altri l’impossibilità di ricevere i canali privati, altri ancora addirittura denunciano che non ricevono un bel niente. Centinaia le chiamate ai numeri di assistenza. Più di cento persone, soprattutto anziani, col decoder alla mano, si sono presentate stamane allo sportello Rai in via Verdi a Torino per chiedere delucidazioni sulla diavoleria digitale.
Dati alla mano sembra che Torino attualmente abbia un segnale diffuso a macchia di leopardo. Gli utenti hanno fatto notare disfunzioni un pò in tutta l’area metropolitana. In provincia si sono riscontrati molti problemi: in Valsusa la tv è uno schermo nero, nel Canavese sono rimasti orfani della Rai e in val Germanasca invece si vede solo Mediaset. Nelle vallate e nei comuni montani la situazione sembra essere ancora peggiore, perchè il segnale arriva poco e male, che in chiave digitale significa che non si vede proprio nulla.
L’attivazione dei ripetitori del segnale digitale e lo spegnimento di quello analogico ha degli evidenti problemi di fondo che hanno causato tutti questi disservizi televisivi. La mancata attivazione della Single Frequency Network del dtt causa un frenetico pasticcio di segnali, costringendo le stazioni tv e i conseguenti ripetitori, che conservano le vecchie frequenze usate in analogico, ad abbassare la potenza di emissione del segnale che logicamente non raggiunge tutto il territorio.
Nelle valli e nei Comuni montani il dtt non arriva a causa di una trentina di ripetitori che la Rai non riconosce. Questi impianti sono stati installati tanti anni fa dagli stessi Comuni e dalle Comunità montane per dare la possibilità a tutti gli abitanti della zona di vedere la tv. L’azienda radio televisiva nazionale, non ritenendo sua la responsabilità, non ha aggiornato queste apparecchiature per il digitale. A detta della Regione Piemonte e del Ministero dello Sviluppo economico forse entro un mese dovrebbero essere fornite le strutture per far funzionare gli impianti restituendo il segnale tv a tutte le vallate.
Fonte: LaStampa.it
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