Tra pochi mesi si svolgerà il tanto atteso e temuto Switch-off televisivo della Calabria. In questi giorni le maggiori emittenti calabresi si sono riunite a Lamezia Terme per discutere e approfondire le principali problematiche del settore. All’ordine del giorno della riunione il varo imminente del digitale terrestre in sede regionale, le connesse questioni relative agli ingenti investimenti tecnici richiesti che comportano un’adeguata e precisa pianificazione dei carichi finanziari per le imprese televisive, il rinnovamento delle linee editoriali, alla luce dei più moderni contenuti richiesti dall’avvento dei canali tematici, la condivisione di un qualificato percorso di crescita del settore, valorizzando il ruolo dell’informazione e della comunicazione televisiva regionale a favore dell’utenza, nel rispetto delle istituzioni e del principio di autonomia e trasparenza.
Ma il motivo principale della riunione è stato quello di creare una nuova sindacation televisiva regionale denominata “Associazione Tv Locali Calabria”, con annessa la stesura di un Codice Etico delle televisioni indipendenti Calabresi. All’iniziativa hanno aderito le emittenti: Calabria tv, Calabria Uno, Canale 10, City One, Essetv, Metrosat, Promovideo Gerace, Reggio Tv, Rete 3, Rete Kalabria, Rtc, Rti, Sila Tv, Tele A1, Tele A57, Tele Diogene, Tele Jonio, Telelibera Cassano, Tele Locri, Telemia, Teleradio Sud, Telereggiocalabria, Televideo Pm, Video Calabria, Vivavoce Tv.
Nel corso della riunione si è sviluppato e articolato un ampio e approfondito confronto che ha messo al centro il valore straordinario di un patrimonio d’imprese, modelli di comunicazione, servizio alle istituzioni locali, provinciali e regionali della Calabria che non solo va rispettato e tutelato ma ancor di più rafforzato e valorizzato all’insegna della legalità e del rispetto delle regole. Non a caso tra tutti i principali gruppi editoriali televisivi, appare forte e unanimemente avvertita la preoccupazione e il rischio che la Calabria possa e debba subire un pesante e iniquo digital divide rispetto a tutto il sistema radiotelevisivo nazionale e internazionale.
«In questo senso – si legge in una nota congiunta delle emittenti -, proprio nel rispetto dei diritti alla qualità della ricezione televisiva da parte dell’ampia platea calabrese, si è inteso avviare una proficua collaborazione e un coordinamento costante e stabile tra le emittenti, nell’interesse esclusivo del pluralismo e del rispetto degli ascoltatori dislocati in ogni ambito territoriale e locale. A tal fine si è fortemente evidenziata l’urgenza di ottenere dalle competenti autorità istituzionali regionali una rapida risposta, concreta e scadenzata, alle ormai inderogabili e pressanti esigenze operative poste dalla data certa del prossimo switch-off che rischia di lasciare le imprese in condizione di incertezza e insicurezza gravissima, di impedire ai calabresi di godere del proprio diritto a una televisione di qualità, abbandonando gli utenti alla confusa soluzione del fai-da-te».
«In mancanza di tale necessaria attenzione e sostegno – prosegue la nota – tutte le emittenti televisive calabresi, anche al fine di tutelare il più alto interesse collettivo e pubblico dell’utenza, metteranno in atto e manifesteranno le proprie preoccupazioni con adeguate azioni di denuncia e sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Per questo gli editori fanno appello alle istituzioni regionali competenti di prendere atto della positività di questa scelta di coesione e unità, totalmente condivisa dal mondo televisivo calabrese, la cui azione è esclusivamente finalizzata ad ottenere le giuste risposte alle legittime istanze del settore».
Fonte: catanzaroinforma.it