Sky Italia perde abbonati ma cresce nella pubblicità

skySky Italia nell’ultimo semestre perde abbonati (meno 15mila). Cresce nei ricavi (+4%) con un boom della pubblicità (+6,2%). In arrivo grandi novità: Formula 1, Europei di calcio 2020, e tutta l’offerta in streaming senza parabola.

I dati semestra­li dell’esercizio fiscale 2017-2018 riguardanti Sky Italia vedono i ricavi crescere del 4% a 1,47 miliardi di euro e raggiungere il livello più alto mai toccato in un seme­stre con un arpu (ricavo medio per utente) salito da 42 a 44 euro (grazie al passaggio di fatturazione ogni quattro settimane) e di conseguenza un ebitda incre­mentato del 17% a 201 milioni di euro.

A sostenere i numeri è stata ancora una volta raccolta pubbli­citaria cresciuta nel periodo del 6,2%, a conferma che il business della tv satellitare sta lentamen­te cambiando. Anche perché nel frattempo, il numero di abbonati è sceso di 15 mila unità a 4,768 milioni, di 41 mila unità se confrontati col 31 dicembre 2016. Un calo che Sky giusti­fica con l’abbandono di qualche abbonato con l’introduzione del­la fatturazione ogni 4 settimane (28 giorni) e non più mensile. Da anni il bacino di riferimento di Sky non cresce e si assesta tra 4,7 e 4,8 milioni di clienti.

I conti di Sky Italia nel semestre luglio­-dicembre 2017 perciò sono andati molto bene: ricavi per 1,438 miliardi di euro (+4% sullo stesso semestre 2016), ebitda a 196 milioni di euro (+17%), ebit a 113,1 milioni di euro (+44,2%), raccolta pubblici­taria per 150 milioni di euro (+23%).  Anche se non si può certo parlare di un business dalla elevata red­ditività, quello di Sky Italia continua a crescere soprat­tutto grazie alla diversifica­zione delle fonti di ricavo, all’aumento del peso della pubblicità (che è la voce che si consolida di più), al buon successo di SkyQ, e alla grande fedeltà della base abbonati Sky, che è rimasta tutto sommato immutata nonostante il sensibile au­mento dei prezzi.

Jeremy Darroch, ammi­nistratore delegato di Sky Plc, ha inoltre annunciato alcune novità in arrivo per il mercato italiano: l’acquisizione dei diritti tv della Formula 1 in esclusiva assoluta per i prossimi tre anni; l’acquisizione dei diritti tv per gli Europei di calcio 2020, con tutti i 51 match, di cui 24 in esclusiva (gli altri andranno anche in chiaro sulla Rai); e, dopo il lancio di fine 2017 del nuovo decoder Sky Q, partirà pure una nuova of­ferta di tv a banda larga, che consentirà ai clienti con il contratto fibra di collega­re il decoder e vedere tutta l’offerta televisiva di Sky senza la necessità di avere una antenna parabolica.

I dati della controllata italiana sono stati pubblicati assieme a quelli complessivi del colosso dei media, il cui semestre è risultato in crescita anche gra­zie al boom delle prepagate (le cosiddette pay-as-you-go). La controllante Sky Plc dal canto suo ha registrato ricavi in crescita del 5% a parità di peri­ metro a 6,7 miliardi di sterline (quasi 7,7 miliardi di euro) e ha incrementato l’ebitda del 10% a 1,1 miliardi di sterline (1,26 miliardi di euro). Risultati che hanno portato la società ad alza­re il dividendo annuale del 4% a 13,06 pence.

La performance economico-finanziaria è stata trainata da buoni numeri sul fronte industriale. Nel semestre, infatti, Sky (il cui 39% oggi fa capo a 21st Century Fox) ha co­municato di aver aggiunto 365 mila nuovi clienti. In partico­lare, nel periodo in questione il gruppo guidato da Jeremy Dar­roch ha venduto 20 milioni di pay-as-you-go, inclusi pass per NOWTv o per eventi sportivi a pagamento.

Fonti: MF – Milano Finanza | ItaliaOggi

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