Auditel, cresco i costi nel 2016. Attivo il nuovo Super Panel

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Il bilancio del 2016 di Auditel registra una crescita consistente dei costi di servizi a 21 milioni di euro rispetto ai 19,2 milioni del 2015.

L’impennata dei costi è in parte dovuta alla generosa buonuscita dello storico presidente Giulio Malgara, dimessosi per fine mandato il 19 gennaio 2016, da 993 mila euro, così come evidenziato nel bilancio dell’esercizio 2016. In parte è generata dai 1,54 milioni di euro in compensi per i tre dirigenti e per i tre impiegati operativi, cioè una media di 256 mila euro a testa.

Dopo il pasticciaccio del panel svelato, Auditel con il nuovo presidente Andrea Imperiali ha ricostruito integralmente il campione di 5.700 famiglie, creando ex novo il Super Panel di 10.400 famiglie, lanciando quindi un sistema unico di 16.100 famiglie e 41 mila in­dividui che, dallo scorso 30 lu­glio, formano ufficialmente il campione Auditel su cui si ba­sano le rilevazioni degli ascolti televisivi in Italia. Dal 2018 poi una nuova ricer­ca di base monitorerà e rileverà tutti i nuovi device digitali (smart tv, pc, tablet e smartphone) con la collaborazione di Istat.

Nel bilancio 2016 sono aumentati anche i ricavi di Auditel: 23,2 milioni rispetto ai 21 milioni del 2015, ovvero il prezzo a cui la società vende i servizi di rilevazione ascolti ai clienti in genere e, in particolare, ai suoi soci: Rai ha il 33%, R.T.I. il 20,22% cui sommare il 6,45% di Mediaset, Upa (Utenti di pubblicità associati) il 20%, e poi, Assap l’11,5% e, con quo­te piccole, Confindustria Ra­dio tv, Unicom, Fieg e La7.

Il consiglio di amministrazione di Auditel è governato quin­di in maniera paritetica dal mondo della comunicazione e dai broadcaster tv: le aziende che investono in pubblicità, attraverso l’associazione Upa, esprimono nove consiglieri più il presidente Imperiali. Poi ci sono i quattro consiglieri di Assap-Assocomunicazione e quello di Unicom. Il compar­to televisivo può invece con­tare sui sei consiglieri Rai, sui quattro Mediaset, su due consiglieri Sky (nonostante il gruppo non sia tra i soci), uno Discovery (anche il gruppo Usa non è tra gli azionisti), uno La7 (Urbano Cairo si è però dimesso lasciando il po­sto a Uberto Fornara) e uno Confindustria Radio tv. L’esercizio 2016 di Auditel si è chiuso infine con un piccolo utile di 85 mila euro, rispetto alla perdi­ta di 4 mila euro del 2015.

Il Super Panel, ope­rativo da tre settimane, per il momento non sembra aver portato particolari cambiamenti sui macro dati di ascolto del panorama televisivo italia­no. Non è comunque corretto fare paragoni con l’agosto 2016, dove le Olimpiadi di Rio avevano dato una bella spin­ta alle audience della Rai, né con quelli dell’agosto 2015, in cui le share di Tv8 e NOVE non erano ancora così solide. Come più volte spiegato dal presidente di Auditel, Imperiali, il nuovo Super Pa­nel assicurerà ai dati rilevati maggiore robustezza e ulte­riore precisione. I benefici del nuovo corso comprenderanno la riduzione del 50% dei «mi­nuti a zero ascolto» e «una riduzione del 66% dei fattori di espansione, con un signi­ficativo miglioramento dei margini di stima statistica e dell’interpretabilità dei dati, soprattutto ai bassi livelli di granularità e per le emitten­ti con maggiore variabilità di audience».

Fonte: ItaliaOggi

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