I-Com: 2 mln gli italiani abbonati alla Tv on demand

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Cresce (adagio) il numero di italiani che sceglie di abbonarsi ai servizi tv on demand e in streaming online.

Gli italiani che fruiscono di un’offerta di servizi streaming online e tv on demand sono più di un terzo (36%) e lo fanno mediamente da 2 o 3 device, con una prevalenza di smartphone e tablet. Dai 700 mila di utenti di inizio anno, I-Com stima che a fine 2016 gli abbonati a una piattaforma di servizi video on demand supereranno i 2 milioni. I ricavi del comparto si attesteranno su una cifra compresa tra i 50 e i 95 milioni di euro.

È uno dei risultati del Rapporto annuale dell’Osservatorio sulle Reti e i servizi di nuova generazione (Ores) dell’Istituto per la Competitività (I-Com), presentato giovedì scorso a Roma e curato da Silvia Compagnucci e Bruno Zambardino. Il Rapporto si compone di una prima parte che fotografa lo stato di diffusione delle reti a banda larga e ultralarga, sia fisse sia mobili, e il loro livello di utilizzo da parte dell’utente, mentre la seconda si concentra sullo sviluppo del mercato audiovisivo a un anno dall’arrivo di Netflix.

Le posizioni nel mercato italiano degli operatori SVOD rimangono abbastanza stabili, in attesa del lancio della nuova offerta tv on demand di Vodafone e della soluzione della querelle tra Mediaset e Vivendi su Premium. Sia Mediaset che Sky hanno scommesso forte sulle rispettive piattaforme Over The Top Tv con Infinity e NOW TV, ma puntano anche sui servizi on demand a pagamento da offrire agli abbonati.  I servizi di Sky on demand hanno superato nel 2016 i 200 milioni di download nel 2016, mentre il numero di decoder connessi è cresciuto di 500.000 unità, per un totale di 2,2 milioni. Mediaset  con Premium Play ha invece fatto registrare oltre 300 milioni di visualizzazioni dal suo lancio.

Si attende comunque il lancio del nuovo Vodafone TV, il servizio che offrirà un mix tra tv lineare e un catalogo di canali on-demand, attraverso un nuovo set-top-box connesso a Internet. Secondo voci di mercato, la piattaforma di Vodafone sarà simile a TIMVision di Telecom Italia e Now Tv di Sky Italia, e veicolerà contenuti di editori tv come Discovery Italia e di altri SVOD come Chili TvNetflix, Infinity di Mediaset.

«Per rispondere alla sfida dello streaming, l’industria audiovisiva, europea e non, sta imprimendo una forte accelerazione sulla convergenza tra telco e media», ha dichiarato Bruno Zambardino, Direttore Osservatorio Media di I-Com . «Nonostante lo stop registrato nella cessione di Mediaset Premium a Vivendi – aggiunge – su questo fronte in Italia si segnalano i debutti dei servizio Dplay di Discovery e a livello paneuropeo di Now Tv di Sky mentre si attendono entro l’anno Vodafone TV ed Amazon Prime Video».

Fonte: Il Sole 24 Ore | advanced-television.com

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