Metroweb: Telecom cambia offerta, niente più Sparkle

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Telecom Italia cambia l’offerta per l’acquisto di Metroweb, niente più Sparkle solo contanti

Telecom Italia starebbe mettendo a punto una nuova proposta per la società delle rete Metroweb, che non dovrebbe comprendere più il pagamento di un parte di corrispettivo in azioni della controllata Sparkle. Tra oggi e domani l’offerta sarà consegnata agli advisor di Cdp equity e F2i e l’orientamento sarebbe quindi quello di allinearsi a Enel, che si appresta a mettere sul piatto solo contanti per il 50% di Metroweb (forse più di 800 milioni).

A indurre i vertici di Telecom Italia a modificare l’impianto originario della proposta sarebbe stato da un lato l’incertezza sull’interesse di Cdp a entrare in Sparkle, la società a cui fa capo la rete internazionale di Telecom, e dall’altro lato la complessità della valutazione dell’offerta, che avrebbe richieso una verifica supplementare con il governo vista la valenza strategica dell’asset in gioco. Sparkle ha in pancia i cavi telefonici che da Israele ed Egitto arrivano in Italia. Togliendo dal tavolo il concambio, l’offerta diventa quindi immediatamente confrontabile con quella del gruppo elettrico Enel, che avrebbe già depositato uno schema di massima su cui è stato avviato il confronto con gli advisor Vitale&Associati che gestiscono la vendita di Metroweb.

Renato Ranelli, ad di F2i, ha dichiarato di non avere ricevuto alcuna offerta per l’acquisto della quota di maggioranza assoluta di Metroweb o per l’ingresso nel capitale della società. F2i, che detiene la maggioranza di Metroweb, ha interesse a fare cassa ma vorebbe anche partecipare al piano nazionale per la fibra  ottica, qualora si presentino le condizioni favorevoli. Cdp invece vorrebbe continuare a valorizzare la sua presenza nella società di rete. La proposta di Enel, sempre per il 50% di Metroweb, sembrerebbe andare incontro alla volontà di venditori, ma è anche vero che Telecom è molto determinata e pure disponibile a negoziare le migliori condizioni per ottenere il controllo della società. Per Enel comunque l’ingresso nel mercato della fibra ottica potrebbe richiedere una verifica delle Authority.

Fonte: Il Corriere della Sera

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