Rai Pubblicità: previsioni positive per il 2016

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Rai Pubblicità ha chiuso il 2015 con una raccolta pubblicitaria pari a 660 milioni di euro. Per il 2016 si prevedono ricavi per 700 milioni.

Un 2015 in flessione quindi del 2% rispetto all’anno precedente, ma positivo per il 2,5% a perimetro omogeneo, senza considerare quindi i ricavi generati da Olimpiadi invernali e Mondiali di Calcio trasmessi nel 2014 (circa 35 milioni di ricavi in totale, circa 5 milioni per le prime e 30 per i secondi). Per la concessionaria guidata da Fabrizio Piscopo, questo risultato si è reso possibile grazie al già evidenziato progressivo miglioramento del fatturato pubblicitario a partire da settembre con il +17%, cui sono seguiti il +21% di ottobre e il +9% circa sia di novembre che di dicembre, anche se sono stime ancora da confermare.

Il sistema televisivo vale l’85% del giro di affari, ed è proprio grazie a questo che, nell’ultimo triennio, la share di Rai Pubblicità sul mezzo è cresciuta, con aspettative che il trend prosegua anche nell’anno appena iniziato, nel quale la concessionaria dovrebbe beneficiare dell’apporto aggiuntivo degli Europei di Calcio. Il condizionale è ancora d’obbligo, perché la Rai non ha ancora raggiunto l’accordo per i diritti tv con CAA Eleven, che opera per conto dell’UEFA, e che ha ritenuto la prima offerta del broadcaster pubblico non congrua a fronte di una richiesta che dovrebbe superare i 100 milioni di euro sfiorati già nel 2012. La Rai potrebbe allora puntare all’acquisto di un pacchetto di sole 23 partite per una cifra inferiore della metà. In ogni caso, il discorso si dovrebbe chiudere, anche perché le pay-tv non sembrano interessate all’evento, almeno in prima battuta.

Anche per questo motivo, la proiezione di Rai Pubblicità è di arrivare a fine anno intorno a quota 700 milioni, pari a un aumento del 5/6%, favorito anche da altri eventi sportivi attesi per l’estate come le Olimpiadi di Rio (che, con i già citati Europei, dovrebbe generare una raccolta aggiuntiva intorno ai 30 milioni di euro), e con una parte finale più lenta per motivi di rimbalzo tecnico rispetto all’ottima performance dell’analogo periodo 2015.

Sui risultati del primo bimestre peserà come sempre quello del Festival di Sanremo, in programma su Rai 1 dal 9 al 13 febbraio. L’offerta commerciale realizzata ad hoc per la prossima edizione garantisce agli investitori la possibilità di aderire a progetti di comunicazione multicanale che si stima potranno raggiungere, per i main sponsor, 500 milioni di contatti e assicurare così a questi ultimi il passaggio da sponsor dell’evento a sponsor del brand Sanremo 2016. Per quanto riguarda i quattro top-partner (a ciascuno dei quali il pacchetto è proposto a 5.866.500 euro, uno in più rispetto al 2015), tra l’altro, c’è già la conferma di Suzuki, mentre di sicuro non ci sarà più il coinvolgimento di Conad; le trattative per gli altri due (nel 2015 furono UniCredit e Wind) non sono ancora chiuse.

Sul fronte commerciale, l’offerta si compone di spazi tabellari e iniziative speciali distribuiti su tutti i canali che seguiranno l’evento: oltre al presidio delle cinque serate del Festival e del Dopofestival e alla sponsorizzazione di Domenica In Sanremo su Rai 1 (ribattute da Rai Premium), l’evento verrà promosso anche sulle altre reti pubbliche e nelle quasi 900 sale cinematografiche che compongono l’ampio circuito di Rai Pubblicità. Spazi tabellari e iniziative speciali (come la sponsorizzazione del truck di canale) saranno inoltre disponibili su Rai Radio 2, che seguirà live le serate attraverso uno spazio editoriale ad hoc e, nel corso del palinsesto della giornata, dedicherà all’aggiornamento sul Festival delle strisce all’interno di alcuni dei suoi programmi di maggiore successo. La tabellare cresce mediamente del 2%.

Anche sul fronte digital, l’offerta è molto ricca. Gli investitori potranno infatti raggiungere il proprio target attraverso display e video su www.sanremo.rai.it e sui siti e le app dell’universo Rai (che trasmetteranno in streaming il Festival insieme a numerosi contenuti aggiuntivi), e attraverso push notification e interstitial sull’app Rai.tv. Inoltre, saranno presidiati i principali social network (Facebook e Twitter), che già lo scorso anno hanno generato oltre 3 milioni di interazioni ed erogato oltre 10 milioni di video, il 100% in più rispetto a quelli del 2014.

Intanto, in questi primi giorni dell’anno, si registrano anche le buone performance d’ascolto di Don Matteo. Le prime due puntate della decima serie, andate in onda giovedì su Rai 1, infatti, hanno avuto una media di 9.200.000 spettatori e uno share del 35,4% sul target individui: non più una sorpresa per la fiction più longeva targata Rai, che ha registrato ascolti record anche su altri segmenti di pubblico come i responsabili d’acquisto con il 38% di share e le donne value con il 41%. Il successo di pubblico è stato crescente negli anni fino al record del debutto del 7 gennaio, che ha registrato il massimo degli ascolti con un +10% amr rispetto all’esordio della scorsa edizione, complice anche la presenza di Belen Rodriguez.

Fonti: DailyMedia | e-duesse.it | fcponline.it

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