Agon Channel, Becchetti respinge le accuse di riciclaggio

agon-channelEra partita con un gran clamore a fine 2014 dalle sponde albanesi. Poi le polemiche, i clamorosi abbandoni, la crisi e il baratro. Agon Channel (canale 33 del digitale terrestre), la tv italiana delocalizzata in Albania, pare entrata in incubo catodico che è culminato con il mandato d’arresto da parte delle autorità albanesi per il proprietario Francesco Becchetti, imprenditore romano accusato di falso in documentazione e riciclaggio di denaro.

La corte di Tirana ha sottoposto quindi a sequestro il pacchetto azionario di Becchetti, in cinque società registrate in Albania dove l’imprenditore deteneva il 60%, tra cui anche Agon Set, proprietaria di Agon Channel in Albania. Becchetti, attivo nel settore dell’energie rinnovabili anche in Albania (con la Becchetti Energy Group), e nipote dell’ex ras delle discariche Manlio Cerroni,  ha replicato ieri all’agenzia di stampa AdnKronos «Non è in corso nessun terremoto per Agon Channel, chi pensava di intimidirci sta ottenendo un risultato contrario». Considera piuttosto questo mandato una sorta di ritorsione per le posizioni espresse dalla sua emittente sul governo albanese a riguardo delle nuove leggi sul mercato dell’energia che probabilmente non vanno a suo favore: «Sì, è una ritorsione, anche se Agon non fa politica ma fa solo libera informazione».

Entra poi nel merito delle accuse: «Dai documenti si evince che il reato di riciclaggio nei miei confronti si basa solo su un sospetto relativo a tre trasferimenti di denaro e si dà atto che alle richieste di rogatorie che risalgono a circa un anno fa non c’è mai stata risposta. Questi elementi sono all’evidenza insufficienti ad aprire un’indagine e meno che mai a giustificare l’emissione di un provvedimento restrittivo della libertà. In ogni caso io non ho mai riciclato denaro e sono in grado in ogni momento di dimostrare la provenienza lecita di tutti i fondi transitati nelle mie società».

L’imprenditore romano, che ha invesito tanto in Albania con la costruzione di impianti energetici, ha portato avanti un investimento televisivo da 40 milioni di euro, senza il minimo aiuto da parte delle banche. Con due canali — uno in albanese, l’altro in italiano — che condividono la stessa struttura produttiva: tre studi, le scenografie che vengono montate e smontate a seconda del programma, 18 sale di montaggio di cui 11 parcheggiate in container. L’impresa tv albanese, che aveva stretto con Auditel un accordo per tenere riservato per i primi tre mesi il rilevamento degli ascolti, avrebbe dovuto raggiungere l’1% di share con l’obiettivo di 20 milioni di raccolta pubblicitaria.

L’emittente ha puntato subito sui nostri volti noti della televisione italiana: alla presentazione a Milano del 26 novembre scorso erano presenti Sabrina Ferilli, Simona Ventura, Pupo, Gabriella Corvaglia, Luisella Costamagna, Veronica Maya. C’era pure Nicole Kidman. Poi un lento naufragare: con l’abbandono di Antonio Caprarica alla direzione delle News, e l’avvio di una programmazione infarcita di repliche e televendite. Anche Pupo, presentatore dei vari show e quiz dell’emittente, sta abbandonando la nave che affonda.

Fonti: Il Corriere della Sera | Il Tempo | rainews.it | report.rai.it

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