Sawiris compra Euronews e punta sull’innovazione digitale

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Sawiris acquista le quote di maggioranza della tv paneuropea Euronews.

Il magnate egiziano Naguib Sawiris ha rilevato il 53% del capitale di Euronews attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale da 35 milioni di euro e ora punta su piattaforme digitali e promozione del brand.

Sawiris ha annunciato che intende conservare la neutralità dell’emittente che ha sede a Lyon-Écully (Francia), puntando, però, a renderla profittevole nel giro di tre, «quattro, cinque anni». Sawiris ha sottolineato che soltanto le persone con oltre quarant’anni guardano la tv. «Se non prepariamo Euronews per la prossima generazione, enfatizzando mondo digitale e social media, l’esistenza stessa di questo canale potrebbe essere in pericolo nell’arco di venti o trent’anni».

Gli altri azionisti di Euronews sono 23 network pubblici, tra cui la Rai. Martedì scorso il consiglio di sorveglianza dell’emittente tv paneuropea aveva approvato l’aumento di capitale e aveva dato mandato all’ad Michael Peters per negoziare l’ingresso in una delle società d’investimento guidate dal miliardario egiziano Naguib Sawiris. E anche la Commissione europea aveva già dato il proprio placet a un’evoluzione del capitale a condizione che venisse mantenuta la “missione di interesse generale europeo”. Peters ha detto che gli azionisti pubblici avranno diritti di veto sulle questioni editoriali. Inoltre, verrà dato vita a un garante indipendente, sul modello della Bbc.

Secondo le previsioni di Le Figaro, l’ingresso di Sawiris nelle stanze di Euronews porterà qualche scompiglio fra i 23 canali pubblici che ne detengono le azioni, fra i quali France Télévisions (primo azionista con il 24%) e la Rai (con il 21%). «Tuttavia, – fa notare Peters – questa non è certo la prima volta che Euronews accoglie un azionista privato». Poi Sawiris, cristiano copto noto per la sua francofilia «è un uomo di mondo che ha una visione globale» e ha già fatto fortuna nel mondo delle telecomunicazioni creando Orascom Telecom, presente in Egitto, Algeria e Iraq. La regola che vuole che gli azionisti di Euronews siano membri dell’Unione europea di radiodiffusione sarà rispettata, dal momento che l’Egitto ne è membro. Inoltre, conclude Le Figaro, una tale evoluzione di capitale coincide per Michael Peters con una delle ambizioni che nutriva per Euronews: farne «un ponte fra l’Europa e il resto del mondo, e non più uno strumento audiovisivo esclusivamente al servizio del mercato europeo».

Fonti: ilvelino.it/agv news | reuters

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