Rai, la Vigilanza boccia il Piano News di Gubitosi

400px-RAI_—_Radiotelevisione_italiana_(logo).svgLa Commissione parlamentare di Vigilanza della Rai ha approvato all’unanimità la risoluzione sul progetto di riforma Rai presentata da Pino Pisicchio, presidente del gruppo Misto alla Camera. E in sostanza boccia il piano di riforma dell’informazione redatto dal dg Rai.

Ora il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, con le integrazioni chieste dalla bicamerale, potrà andare avanti con il piano sui tg, ma sarà costretto a rivedere il progetto affinché il pluralismo delle testate venga rispettato anche nella «differenza di stile e di identità» perché la ricchezza e la quantità di tg «rappresenta un elemento dell’offerta e di fidelizzazione».

Il piano di riorganizzazione delle news Rai prevedeva l’accorpamento di sette testate in due newsroom con direzioni centrali, ciascuna con un proprio direttore. La prima coordinata dal Tg1, che diriga anche Tg2 e Rai Parlamento, la seconda fondata su RaiNews24 con il Tg3, Tgr, Ciss, meteo e web. Le testate «coordinate» verrebbero affidate a vicedirettori.

Lo stesso Pisicchio sottolinea: «La Commissione di Vigilanza ha approvato all’unanimità la mia risoluzione sul progetto di riforma dell’informazione. Ringrazio i colleghi commissari per questo atto di fiducia. È il coronamento di un lavoro che ha visto la commissione impegnata per diversi mesi, in cui sono state fatte 12 audizioni, tra cui quella della Bbc, e numerosi sopralluoghi nelle sedi Rai. I principi qualificanti di questa articolata risoluzione che impegna il cda Rai sono esplicati in 17 punti».

Inoltre, Pisicchio rileva che «la risoluzione ribadisce il dirittodovere della Vigilanza a esprimere un atto di indirizzo che chiede alla Rai l’osservanza piena dei punti, chiedendo conto dell’attenzione che ad essi sarà riservata. Viene affermato un impulso forte a rinnovare le tecnologie, a verificare utilmente l’evoluzione del web, a un coordinamento che abbia la finalità di contenere i costi. Nella risoluzione ci sono due concetti chiave: pluralismo e miglior utilizzo delle risorse interne. La commissione ha concordato sulla valorizzazione dei profili identitari delle testate giornalistiche, che hanno garantito il risultato del 40% di share. È una ricchezza, questa, valutabile anche in termini commerciali, da valorizzare e non disperdere», conclude Pisicchio.

Fonti: ItaliaOggi | Il Corriere della Sera

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