Crisi tv locali, Telenova: i giornalisti chiedono di non svendere l’emittente cattolica

telenova_logoAppello da parte dei giornalisti di Telenova, che si oppongono alla “svendita” dell’emittente storica del mondo cattolico lombardo messa sul mercato dalla Società Multimedia San Paolo. I dipendenti chiedono garanzie per i 38 posti di lavoro, 9 dei quali di redattori.

La società controllata dal gruppo editoriale che fa capo alla congregazione della Società San Paolo (editrice di Famiglia Cristiana , Jesus , Il Giornalino e altre), da troppo tempo coi conti in rosso, ha annunciato l’intenzione di vendere la frequenza sul canale 14 del digitale terrestre della Lombardia. Ai giornalisti di Telenova è giunta voce dell’interessamento di Paolo Romani, capogruppo in Senato di Forza Italia ed ex ministro Mise (quello del famoso Beauty Contest pro Mediaset) con un passato abbastanza fallimentare da editore televisivo con Lombardia 7, che tra una televendita l’altra trasmetteva anni fa una carrellata di programmi hot (come Vizi privati condotto da Maurizia Paradiso).

Quanto basta per suscitare un doppio allarme a Telenova: «Per il futuro delle 38 famiglie dei dipendenti che, in caso di vendita senza garanzie, potrebbero essere lasciati a casa dal nuovo proprietario, in mancanza di un progetto editoriale», e per «il rischio che Telenova sia trasformata in uno dei tanti canali che si finanziano con programmi e pubblicità a luci rosse o legati al gioco d’azzardo, in contraddizione con la tradizione e i valori della Chiesa».

Fonti: ItaliaOggi | milano.corriere.it

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