Crisi tv locali: gruppo Mediapason (Telelombardia) ancora in rosso

telelombardiaGrave crisi per il gruppo Mediapason di Sandro Parenzo. L’operatore tv che controlla, tra gli altri, i canali televisivi Telelombardia, Antenna 3, Top Calcio 24, Milanow, il 50% della concessionaria Publishare e l’80% di Festa in piazza srl, anche nel 2013 ha chiuso il bilancio consolidato con perdite per 5,4 milioni di euro, dopo una lunga sequenza di rossi, interrotta nel 2012 solo grazie a proventi eccezionali per 11 milioni di euro per la vendita di due multiplex del digitale terrestre.

Il fatturato registra un calo netto (-30,3%): 16,5 milioni nel 2010, 11,5 milioni del 2013, e il trend negativo prosegue nel 2014. Lo scorso 30 giugno Telelombardia ha licenziato 26 persone, essendo terminato il periodo di cassa integrazione partito già nel 2013. Inoltre, come specificano gli stessi amministratori del gruppo Mediapason, Telelombardia ha visto azzerarsi tutti gli affidamenti da un primario istituto bancario. E dal giugno 2014 Mediapason non ha pagato la rata in scadenza su un finanziamento concesso da Mediocredito italiano. Le rate insolute, al momento, ammontano a circa un milione di euro. A garanzia del finanziamento, va ricordato, era stata concessa ipoteca di un valore superiore ai 5 milioni sull’immobile che Mediapason possiede a Legnano. Anche le rate del leasing immobiliare acceso da Mediapason non state onorate, per un importo di circa 1,2 milioni.

Il gruppo sta tentando di rinegoziare l’ingente indebitamento, pari a 33,1 milioni di euro, di cui 7,7 milioni verso il sistema bancario, e 19,1 milioni verso altri finanziatori. Ma anche se il piano industriale è stato aggiornato lo scorso 2 luglio, e presentato alle banche, in cui si prevede un ebitda positivo di Telelombardia nel 2015 e un risultato netto positivo nel 2016, al momento, le strategie del gruppo non sembrano dare sufficienti garanzie. E infatti gli stessi amministratori di Mediapason non nascondono «incertezze e dubbi significativi sulla capacità del gruppo di operare sulla base del presupposto della continuità aziendale». Una incertezza così grande che sia il collegio sindacale, sia la società di revisione sottolineano la loro «impossibilità nell’esprimere un giudizio in merito alla approvazione del bilancio di Mediapason».

Le tv locali, in generale, hanno certo subito danni permanenti con il passaggio al digitale terrestre e la conseguente moltiplicazione di canali a respiro nazionale che hanno sottratto loro molta audience. I canali di Mediapason, nel 2013, hanno avuto un calo di ascolti medio del 22%. Ma Telelombardia resta pur sempre la prima tv locale nella regione Lombardia, con i suoi 12.739 ascoltatori medi, e Antenna 3 la seconda a quota 8.574. In crescita Top Calcio 24, a 5.034, quarta emittente, dietro a 7 Gold. Dei circa 11,5 milioni di euro di fatturato, 5,9 milioni arrivano dalla pubblicità tabellare, 1,7 milioni dalle televendite, in netto calo, 1,9 milioni da prodotti editoriali venduti ad altre tv, e un milione circa dall’affitto di banda. La riduzione del personale, con i 26 licenziamenti dello scorso giugno, ha comportato, secondo i sindacati del gruppo, un «sottodimensionamento del personale nell’area amministrazione, finanza e controllo».

Fonte: ItaliaOggi

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