Rai Way: a novembre la vendita del 49%. Ma c’è il nodo autonomia

Rai_WayPrimi veri ostacoli per la vendita di Rai Way, la società che gestisce le infrastrutture e gli impianti di trasmissione della tv di Stato.

Il governo ha oramai concesso la cessione di un pacchetto compreso tra il 40 e il 49%. Ora la Rai, che ha fretta di recuperare i soldi per coprire il taglio da 150 milioni di euro della spending review, presenterà il filling ufficiale a Consob e alla Borsa per collocare le quota della società delle torri a inizio novembre.

Ma sulla strada dell’Ipo, scrivono Marco Mele e Celestina Dominelli su Il Sole 24 Ore, ci sarà da risolvere il problema dell’eccessiva dipendenza della società dalla controllante che esercita attività di direzione e coordinamento. Per essere ammessa alle negoziazioni Rai Way deve rendersi molto più indipendente da mamma Rai: slegandosi dal capogruppo, oppure dimostrando di avere autonomia finanziaria e negoziale.

Documentare uno status di autonomia sarà molto difficile, dato che, secondo il bilancio 2013, l’80% dei ricavi complessivi della società è assicurato dai rapporti con la controllante, secondo il contratto di servizio con lo Stato rinnovato a luglio per altri 7 anni per 175 milioni l’anno. Cifra leggermente inferiore a quanto versato annualmente dalla capogruppo negli ultimi anni.

La società delle torri di trasmissione Rai dovrà inoltre trovare nuovi clienti. Attualmente i clienti business valgono circa il 7% dei ricavi (di cui il 72% sono società tlc). Una percentuale che dovrebbe salire in modo significativo per ridurre la dipendenza dalla Rai. Per rendersi veramente indipendente dal punto di vista finanziario Rai Way dovrebbe separare i servizi di tesoreria. Ma la valutazione finale spetterà comunque alla Consob e alla Borsa Italiana.

Sindacati e dipendenti temono che si tratti una mera operazione per fare cassa più che per rafforzare il servizio pubblico. Altri sostengono invece che sarà un primo step per costruire una nuova rete di trasmissione digitale con altri partner.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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