Agcom: calano gli accessi da rete fissa. Banda larga mobile cresce ancora (+23,3%)

agcom_banda_larga_dicembre_2013L’Agcom pubblica oggi i risultati dell’Osservatorio trimestrale sulle Telecomunicazioni aggiornati al mese di dicembre 2013.

Banda larga

Dai dati rilevati dall’Autorità si rileva una crescita degli accessi a banda larga nel nostro paese (rispetto al dicembre del 2012) di ben 220 mila unità (+160 mila nel 2012). Rispetto a settembre, la customer base risulta in marginale aumento (+7 mila accessi). Nel corso del 2013 gli accessi DSL risultano sostanzialmente invariati (+50 mila), mentre la crescita complessiva è in gran parte rappresentata dall’aumento delle linee WiMax (+103 mila).

Nonostante il buon successo degli accessi in fibra registrato nell’ultimo trimestre del 2013, la quota di mercato di Telecom Italia, riducendosi su base annua del 1,6%, scende al 49,8%. Se ne avvantaggia principalmente Fastweb (+1,1%) e gli operatori minori, rappresentati in larga parte da quelli WiMax (+0,8%). Le quote di mercato di Vodafone e Wind, rispetto a dicembre 2012, non registrano variazioni di rilievo (rispettivamente +0,1% e –0,4%).

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Banda larga mobile

Le sim che nell’ultimo trimestre dell’anno hanno effettuato traffico dati hanno superato i 39,5 milioni (+23,3% rispetto al corrispondente valore del 2012). Le sim “solo dati” superano la consistenza di 8 milioni (+1,8% rispetto a fine 2012). Da inizio anno il traffico dati è cresciuto del 32,7%, in linea con la crescita corrispondentemente osservata lo scorso anno (+34,3%).

Accessi diretti alla rete fissa

Rispetto a dicembre 2012, si osserva un calo degli accessi complessivi per circa 730 mila linee (-1,2 milioni negli ultimi 2 anni), in accelerazione rispetto a quanto omogeneamente osservato nei dodici mesi precedenti (-450 mila circa).

La riduzione delle linee fisse disincentiva, come anche indicato nel “Rapporto Caio”, ad investire in reti di nuova generazione. La quota di Telecom Italia negli ultimi dodici mesi è scesa dell’1,5%, collocandosi al 63,1%. Di ciò si avvantaggia fondamentalmente Fastweb la quale, confermando la tendenza dei trimestri precedenti, su base annuale guadagna l’1,0%, portandosi ormai a ridosso di Vodafone (-0,2%). Per Wind si osservano invece quote nella sostanza stabili sia su base annua che trimestrale. Tiscali mostra un leggero aumento su base annua (+0,2%).

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Reti mobili

Per quanto riguarda le linee mobili, a fine dicembre, il mercato, negli ultimi due anni, è sostanzialmente saturo. Come testimoniato dalle operazioni di MNP (nel periodo considerato, mediamente 3,5 milioni di richieste per trimestre), nuovi clienti si acquisiscono solo da altri operatori. Ciò ha favorito una “guerra dei prezzi”.

A fine dicembre, la customer base ha una flessione su base annua (-240 mila linee) mentre mostra un lieve aumento rispetto al trimestre precedente (+140 mila). Le sim che effettuano solo traffico vocale nell’ultimo anno sono diminuite di oltre 7,5 milioni (-12 milioni rispetto a fine 2011). Negli ultimi dodici mesi, si osserva una flessione nell’ordine di 900 mila sim relativamente al mercato residenziale, mentre è pari a +650 mila linee la crescita dell’utenza affari. Nel medesimo periodo, le sim prepagate sono diminuite di oltre 1,0 milione, mentre quelle in abbonamento sono aumentate di circa 800 mila.

Su base annua, le quote di mercato di Telecom e Vodafone flettono entrambe dello 0,9% a favore di H3G (+0,2%) ed, in misura più consistente, di Wind (+1,7%), che raggiunge il 25%, dimensione “naturale” per un mercato dove sono presenti 4 imprese. Su base annua il traffico telefonico (oltre 150 miliardi di minuti da inizio anno) risulta in aumento dell’8,6%, mentre si amplia la flessione degli sms, che con 76,7 miliardi inviati da inizio anno segnano una riduzione di oltre il 20%.

Fonte: Agcom

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